X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Quattro volte vent’anni: Giuliano Montaldo si racconta a Marco Spagnoli

Pubblicato il 10 novembre 2012 da Carlo Dutto


Quattro volte vent'anni: Giuliano Montaldo si racconta a Marco Spagnoli

Sarà proiettato nell’ambito del Festival del Cinema di Roma, domenica 11 novembre, alle ore 14.30 in Sala Sinopoli all’Auditorium Conciliazione di Roma, Quattro volte vent’anni, documentario sul grande regista Giuliano Montaldo, firmato dal giornalista e regista Marco Spagnoli. Il documentario, prodotto da Madelaine, in collaborazione con RaiCinema si avvale dell’amichevole partecipazione di personaggi quali Francesco Bruni, Inti Carboni, Paolo Del Brocco, Felice Laudadio, Carlo Lizzani, Enrico Magrelli, Elisabetta Montaldo, Ennio Morricone, Vera Pescarolo, Marco Pontecorvo, Andrea Purgatori. Le musiche sono del duo Pivio & Aldo De Scalzi e la canzone dei titoli di coda, Gente di Liguria, è cantata da Vittorio De Scalzi.

Al link http://www.youtube.com/user/MarcoSpagnoli1799?feature=mhee è possibile vedere cinque clip dal documentario.

SINOSSI
La vita e la carriera di Giuliano Montaldo, uno dei principali registi italiani che, pur avendo avuto una carriera invidiabile e piena di successi ha anche svolto un ruolo istituzionale fondamentale nella nascita di Raicinema in qualità di suo Presidente. Ritratto a tutto tondo di un grande regista e intellettuale, ma anche al tempo di una personalità elegante che ha fatto del cinema non solo la sua passione, ma anche un personalissimo strumento di ricerca e di dichiarata avversione contro l’intolleranza e la sopraffazione.

Regista di piccoli spettacoli teatrali nella Genova del dopoguerra poco più che adolescente, Montaldo viene notato mentre recita al Teatro Carlo Felice, da Carlo Lizzani. Scelto per un ruolo in Achtung Banditi! Inizia prima a fare l’attore, poi, pian piano, anche grazie alla complicità dell’amico di una vita Gillo Pontecorvo, si avvia alla regia in cui esordisce in maniera coraggiosa esattamente cinquanta anni fa, nel 1962, con Tiro al Piccione. Da lì in poi, Montaldo proseguirà il suo lavoro dietro alla macchina da presa con film indimenticabili come Sacco e Vanzetti, L’Agnese va a Morire, Giordano Bruno, Il Giocattolo con la serie televisiva Marco Polo e, più recentemente, con lavori importanti come I demoni di San Pietroburgo e L’industriale.

Quattro volte vent’anni segue un percorso narrativo intimo alla volta della scoperta di uno dei principali autorità del cinema italiano ed europeo, del suo grande senso dell’umorismo e della sua integrità di regista e di narratore civile, ma anche di padre, marito, nonno attento e affettuoso. Da Genova a Roma, passando attraverso i vari set prima come attore, poi come regista, i materiali d’archivio, le foto e i documenti privati di questo grande autore che si offre all’occhio dello spettatore nella duplice veste di cineasta e di gentiluomo d’altri tempi: un quattro volte ventenne che nei suoi sessantadue anni di carriera ha firmato opere importantissime e che ha diretto grandi attori da Gian Maria Volontè a John Cassavetes, da Nicolas Cage a Klaus Kinski, da Edward G. Robinson a Gena Rowlands, senza dimenticare Riccardo Cucciolla, Ingrid Thulin, Michele Placido e Pierfrancesco Favino.


Enregistrer au format PDF