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Rainbow CGI - Winx all’attacco

Pubblicato il 25 novembre 2006 da Andrea Di Lorenzo


Rainbow CGI - Winx all'attacco

Dal prossimo autunno la televisione pubblica giapponese programmerà, per la prima volta nella sua storia, un cartone animato realizzato da una produzione indipendente europea. Lo stesso cartone animato è, oramai, una delle realtà italiane di maggior successo di sempre: venduto e trasmesso regolarmente in 130 paesi del mondo, fattura in merchandising la considerevole cifra di diversi miliardi di dollari americani, raggiungendo record di vendite notevoli, come i 21 milioni di DVD esauriti in pochi anni.
Questa stessa serie a cartoni animati è diventata, da poco, uno spettacolo teatrale e, prossimamente, vedrà la luce il progetto di un lungometraggio in CGI per il cinema. Insomma, le Winx ed il loro Club hanno raggiunto, nel giro di appena due serie televisive (a gennaio uscirà la terza in Italia), un successo che nessuno avrebbe messo in conto se non il loro creatore: Iginio Straffi, fondatore della Rainbow SPA.

Proprio Straffi, in compagnia di Agostino Saccà (direttore di RAI Fiction), Piero Marrazzo (Presidente della Regione Lazio) e Francesco Mastrofini (Amministratore Delegato della Rainbow CGI), ha presentato oggi (22 novembre, ndr), presso la Casa del Cinema di Roma, il suo nuovo progetto: la Rainbow CGI, una sede distaccata della casa madre, ideata per gestire tutti gli aspetti per lo sviluppo dell’animazione in computer grafica. Un progetto decisamente importante, non solo per il settore dell’animazione italiana ma anche per il territorio laziale, visto che questa nuova casa di produzione avrà sede a Roma.
Proprio a sottolineare l’importanza di questo progetto per Roma e la sua provincia, è intervenuto Marrazzo, il quale ha dichiarato l’intenzione della Regione a supportare queste realtà figlie di un settore, quello dello spettacolo, in continua evoluzione.
Agostino Saccà ha invece messo in luce la crescita della RAI sotto il profilo del rapporto con i cartoni animati, mai così positivo. Il direttore di RAI Fiction ricorda gli anni in cui, nelle programmazioni di cartoons sulle tre reti nazionali, non era presente nemmeno una serie di produzione nazionale. Oggi, anche grazie al fenomeno Winx (ma non solo, ovviamente, decisivo è stato anche l’apporto di Max Gusberti), la programmazione RAI tocca le 420 ore annuali di messa in onda di produzioni d’animazione nostrane. Una serie, questa delle Winx, che ha dato quindi una nuova credibilità ad un mercato che in Italia molti trattavano con indifferenza e che la RAI ha, invece, giustamente supportato ricavandone non pochi guadagni: tanto economici quanto d’immagine.

La parola è passata poi a Mastrofini, già fondatore di quella Digitrace produttrice del primo lungometraggio animato italiano in CGI (L’Apetta Giulia e la signora vita), il quale ha ringraziato Straffi per l’impegno rivolto ai giovani e per la possibilità che gli è stata data: gestire un’esperienza imprenditoriale di notevole spessore quale la Rainbow CGI, vista anche la presenza di un team (internazionale) di altissimo livello e gli obiettivi che si prefigge (realizzazione di un lungometraggio per le sale ogni anno, imposizione sul mercato mondiale, ricerca per la conversione dal seriale bidimensionale al tridimensionale), rappresenta un motivo d’orgoglio e una spinta per far crescere ulteriormente l’industria dell’animazione italiana.
A conclusione dell’incontro, Straffi ha parlato del primo progetto che vedrà impegnata la sua nuova creatura: la realizzazione di un lungometraggio in CGI della sua famosa serie Winx Club, in coproduzione con RAI Fiction per un budget totale di circa 20 milioni di Euro. Una scelta, quella di puntare su un collaudato cavallo di battaglia come le Winx, più che giusta, dato che si sfrutterebbe un trend mondiale positivo in grado di aiutare non poco la distribuzione e la riuscita di un film che rappresenta un vera e proprio guanto di sfida al mercato americano e giapponese.
Sicuramente attesissimo dalle loro piccole fans, Winx Club the Movie (la cui trama dovrebbe incentrarsi sul mistero che ruota attorno ai genitori di Bloom, una delle sei fatine buone che combattono le forze del male) non uscirà nelle sale prima del Natale del prossimo anno: speriamo che per allora le attese non vengano tradite e che si possa festeggiare la riuscita di un settore in continua escalation in Europa, ma ancor di più in Italia.

[Novembre 2006]


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