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Rende (Cosenza), 24 ottobre: "Il Maggiore Barbara" diretto da Scaparro nel 1975

Pubblicato il 24 ottobre 2017 da Carlo Dutto


Rende (Cosenza), 24 ottobre: "Il Maggiore Barbara" diretto da Scaparro nel 1975

IL MAGGIORE BARBARA DI GEORGE BERNARD SHAW, SETTIMO APPUNTAMENTO TELESAUDADISTA DELLA STAGIONE DEDICATO AL TEATRO NEL PICCOLO SCHERMO, IN PROGRAMMA A RENDE (COSENZA) MARTEDÌ 24 ALLE ORE 21 NELLA SALA "T. SORRENTINO" (VIA G. BRODOLINI, 19)

È George Bernard Shaw l’autore scelto da Ugo G. Caruso per il settimo incontro dell’anno dedicato dal Movimento Telesaudadista al teatro in tv. La commedia, celeberrima, è "Il maggiore Barbara", trasposto nel 1975 per il piccolo schermo da Maurizio Scaparro che si avvalse della traduzione di Paola Ojetti e, come di consueto, di un cast sontuoso composto da Renzo Giovampietro, Marina Malfatti, Pino Micol, Nora Ricci, Anna Maria Gherardi, Salvatore Puntillo, Gino Maringola, Marzio Onorato, Donatella Ceccarelli, Fernando Pannullo, Ornella Ghezzi, Gioacchino Maniscalco. E più morale fabbricare armi o militare nell’Esercito della salvezza? Intorno a questo paradossale interrogativo ruota una delle commedie più note e rappresentate dello scrittore irlandese.

Barbara, ufficiale dell’Esercito della salvezza, è la figlia di un ricco industriale che fabbrica armi, Andrea Undershaft. Dall’alto dei suoi princìpi disprezza il padre, e dello stesso parere è anche il fidanzato della ragazza, Adolphus Cusins, professore di letteratura greca. La ragazza è impegnata anima e corpo nel tentativo di alleviare le pene degli abitanti più disagiati de quartierel West Ham di Londra. Il padre invece è preoccupato da tanto fanatismo sociale e si propone di recuperare la figlia ad una visione più realistica del mondo. E alla fine Barbara e Adolphus, pur rimanendo animati da un sacro furore, accoglieranno sempre più il punto di vista dell’ineffabile capitalista...

Percorsa come sempre da una vena di sottile ironia e animata da una lucidità sovvertitrice delle comuni certezze e degli assiomi ideologici, la commedia del drammaturgo irlandese scritta nel 1905 ebbe una certa fortuna cinematografica grazie ad una trasposizione per il grande schermo del 1941 diretta da Gabriel Pascal, interpretata da Rex Harrison e che segnò il debutto di Deborah Kerr. Una curiosità riguarda per una volta il metteur en scène televisivo, Maurizio Scaparro e il curatore della serata, Ugo G. Caruso, fondatore e presidente del Movimento Telesaudadista: qust’ultimo infatti fu chiamato, seppure con altre funzioni, a prendere il posto proprio di Maurizio Scaparro quale consulente per la cultura del sindaco di Cosenza, Giacomo Mancini, quando il regista venne chiamato nel 1994 a dirigere l’ETI. Infine, la serata è riservata ai telesaudadisti ma compatibilmente con gli spazi disponibili, è aperta a quanti vorranno partecipare facendone richiesta sul profilo Fb del Movimento Telesaudadista.


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