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Ricatto d’amore

Pubblicato il 2 settembre 2009 da Carlo Dutto


Ricatto d'amore

Le rotative dei giornali e i siti web di tutto il mondo hanno battuto per mesi la notizia: Sandra Bullock nuda in un film prodotto dalla Disney. Una scena che traina da sé Ricatto d’amore, che porta a eccessi giornalistici (le stesse domande all’attrice, gli stessi titoli ad effetto, la stessa noiosa tiritera vagamente morbosa). Una scena che ha fatto evidentemente la fortuna del film, in uscita in Italia a Mostra del Cinema iniziata e sbarcata dagli Usa con incassi record. The proposal, già presentato al recente Taormina Film Fest in giugno e in alcune visioni estive in località turistiche, è decisamente per famiglie: divertente e scanzonato, a tratti noioso e di pervicace prevedibilità.

Un film che si accompagna a una sottotraccia a suo modo contemporanea e di denuncia, sottolineando quanto anche i ricchi potenti possono essere vittime delle politiche razziste sull’immigrazione (al cinema, meno nella realtà). A New York, la potente, tirannica, bella e zitella dirigente editoriale Margaret (Sandra Bullock, in origine era prevista Julia Roberts) a causa del permesso di soggiorno scaduto, rischia infatti l’espulsione nella natia Canada e con essa la perdita del lavoro, della carriera e di un “posto nel mondo che conta”. Per ottenere la cittadinanza e la green card decide di sposare il suo asservito assistente (Ryan Reynolds, da poco sposato a Scarlett Johansson). Un viaggio in Alaska dalla famiglia di lui servirà per conoscere meglio il neo-sposo e non cadere in errore alle domande di un arcigno ispettore dell’immigrazione.

Commedia gentile, di smorfie in primo piano e situazioni da cul-de-sac in secondo, che si ispira alla screwball anni Trenta, senza all’attivo la verve anarchica di una Katherine Hepburn o il tocco crudele di un Howard Hawks. Qui il tocco si affida alla regista Anne Fletcher, ex ballerina e coreografa, autrice del moderno “danzerello” di Step Up e della soporifera commedia di 27 volte in bianco. E in effetti si nota nella scelta registica un tocco coreografico che non stona nel ritmo generale della commedia, da una scena (davvero esilarante) scorretta politicamente con la Bullock alle prese con un cane e un’aquila alla famigerata scena del nudo dell’attrice di Arlington, in cui i movimenti degli attori non nascondono una sorta di danza, utile a non rendere troppo erotica la scena. Ricordiamo sempre il marchio Disney a vigilare dall’alto…

Ma è nella struttura intrinseca della sceneggiatura che si ravvisano gli sbadigli maggiori, uno script-fotocopia di tanta commedia americana, l’eterna lotta sociale tra capi e subordinati resa con piglio umoristico e un crescendo che appiana le differenze sociali e fa sbocciare l’amore. L’ambientazione in Alaska è nota di originalità che sottolinea la “freddezza” del personaggio Bullock, intrappolata all’inizio della pellicola da tailleurs avvitati, tacchi a spillo chilometrici, borse all’ultima moda. Un nasino appuntito dal chirurgo e uno sguardo freddo che scemerà verso un sostanziale sorriso liberatorio. Una seconda parte del film si eleva in quanto a divertimento per famiglie, con le schermaglie dei personaggi-spalla, a partire dalla nonna interpretata dall’arzilla Betty White, ma anche una Mary Steenburgen deliziosa mamma dell’Alaska, contro-altare della locale, delirante Sarah Palin.

Si rimarca infine nel film una punta di maschilismo in una frase del film che condensa il senso dell’operazione: Show her who’s boss. Falle capire - in sostanza - che la bisbetica va sempre domata, assoggettata, calmata. Appiattita. Il diavolo veste Prada quando si tratta di donne manager potenti, superiori socialmente all’Uomo, ma per risultare simpatiche e apprezzate, devono tornare Angeli del focolare. Qui sta il vero ricatto.


CAST & CREDITS

(The proposal); Regia: Anne Fletcher; sceneggiatura: Pete Chiarelli; fotografia: Oliver Stapleton; montaggio: Priscilla Nedd-Friendly; musica: Aaron Zigman; interpreti: Sandra Bullock (Margaret Tate), Ryan Reynolds (Andrew Paxton), Mary Steenburgen (Mrs. Paxton), Craig T. Nelson (Mr. Paxton), Betty White (Annie), Denis O’Hare (Mr. Gilbertson), Oscar Nunez (Ramone); produzione: Touchstone Pictures, Mandeville Films; distribuzione: Walt Disney Pictures Italia ; origine: USA, 2009; durata: 107’; webinfo: Sito web ufficiale inglese


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