Roma, 22 settembre: "Jules Verne nella Praga magica di Karel Zeman" con Ugo G. Caruso

"Jules Verne nella Praga magica di Karel Zeman" è l’ideale titolo dell’appuntamento in programma venerdì 22 alle ore 22.15 circa, nel piazzale di Villa Celimontana antistante il Palazzetto Mattei, prestigiosa sede della Società Geografica Italiana. Nel cartellone del Festival della Letteratura di viaggio, giunto alla sua decima edizione, è prevista infatti una serata interamente dedicata a Jules Verne che prevede prima lo spettacolo "Intorno al mondo in 72 giorni. Il viaggio di Nellie Bly", scritto e diretto da Paola Sarcina ed interpretato da Diana Forlani. A seguire, Ugo G. Caruso, storico del cinema e fumettologo, illustrerà l’originale figura artistica di Karel Zeman (1910 -1989), regista cecoslovacco, maestro della tecnica mista che mescola animazione ed antropomorfo, autore di autentici capolavori (non solo) per ragazzi, molti dei quali ispirati all’opera dell’immaginifico scrittore francese, come quello che sarà proiettato subito dopo, "I ragazzi del Capitano Nemo" (Cecoslovacchia 1967), realizzato poco prima dell’invasione di Praga da parte dei carri armati sovietici e del rovesciamento del governo legittimo di Alexander Dubcek, passato alla storia come "il socialismo dal volto umano". Il film, il cui titolo originale è "Ukradená Vzducholod", noto anche a livello internazionale nella versione francese "Le dirigeable volé" è liberamente tratto da "Ventimila leghe sotto i mari" di Verne ed è un esempio di quella tecnica d’animazione che combinata con le riprese dal vero raggiunge un risultato spettacolare di peculiare suggestività, molto congeniale peraltro all’ironia di cui è intrisa tutta la filmografia di Zeman. Questa tradizione particolarissima in fatto di animazione è tipica delle scuole dell’Europa dell’Est, di cui l’altro maestro è il connazionale e coevo Jiří Trnka. Nella breve introduzione che precederà il film, Caruso, particolarmente a proprio agio tra cinema, fumetti e romanzi d’avventura e che proprio al Festival della Letteratura di viaggio nel 2009 aveva firmato con Antonio Politano e Alessandra Mauro una mostra ospitata al Palaexpò di Roma su Hugo Pratt, Vittorio Giardino ed altri maestri della Comic Art, conducendo una memorabile serata su Emlio Salgari, si prefigge di illustrare la figura artistica di Zeman e di spiegare come i suoi più celebri film da La diabolica invenzione a Il Barone di Munchausen, da Viaggio nella preistoria a Lanterna magica, da Cronaca di un folle a Racconti delle Mille e una notte, da Il tesoro dell’isola degli uccelli a L’Arca del Signor Servadac, giustifichino pienamente l’accostamento al grande Georges Méliès. Inoltre, Zeman, secondo Caruso, ha avuto grandissima influenza sul regista polacco Walerian Borowczyk quando anche questi agli esordi era un animatore o su cartoonist come il belga Edgar Pierre Jacobs, l’artista italiano Piero Fornasetti, il regista britannico Terry Gilliam e il proprio connazionale Jan Šwankmayer. Insomma, come si sarà compreso, si tratta di un appuntamento imperdibile con un Jules Verne riletto alla luce della sensibilità mitteleuropea di Karel Zeman e dunque "impregnato" inevitabilmente di quel tanto di magico, esoterico ed umoristico conferitogli dalla sua trascrizione praghese.

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