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Sarà un paese

Pubblicato il 1 dicembre 2014 da Sarah Mataloni


Sarà un paese

Sarà un paese è un film riconosciuto di interesse culturale nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, immerge il pubblico in un percorso esplorativo alla scoperta di volti, luoghi e memorie del nostro paese.
Nicola, trentenne incerto sul suo futuro, intraprende assieme a suo fratello Elia, di dieci anni, un viaggio attraverso l’Italia raccontandoci diverse realtà- anche dolorose- con una prospettiva nuova, al limite tra realtà e finzione.
L’ interrogativo che propone l’autore (sottotitolo presente nella locandina) è "Come racconteresti l’Italia a un bambino”? La scelta della domanda, ovviamente, non è casuale.
L’opera prima di Campiotti è delicata, sfiora diverse tematiche senza entrarci direttamente, e il risultato è un modo di restiture argomenti già conosciuti con occhi nuovi, con lo sguardo di un bambino appunto.
Il film è un percorso che può e deve essere considerato un punto di partenza per una riflessione sulla realtà: “Sarà un paese” non vuole raccontare problematiche attuali con occhio analitico, ma parlare con un nuovo alfabeto, assegnando alle cose un valore e un significato originali.
Sarà un Paese non esaurisce e non completa i temi che si propone di esplorare. Piuttosto li pone, per i più giovani, come seme, proposta, spunto di riflessione (Nicola Campiotti).
Tra storie reali che ci parlano di inquinamento ambientale, morti sul lavoro, incontro tra culture e tradizioni religiose diverse, identità culturale (alcuni tra gli argomenti trattati), si inserisce una visione poetica e onirica, restituita al pubblico attaverso il linguaggio del Mito.
E attraverso la mitologia si ricostruisce “l’alfabeto delle cose” mostrando, assieme al percorso esplorativo (che diventa un percorso interiore) dei due fratelli, un messaggio profondo da “consegnare” al pubblico.
La scena delle Sibille, vergini dotate di virtù profetiche, evoca ad esempio, la necessità di tornare ad una comunicazione più profonda con la complessità dell’universo.
A volte visioni oniriche si amalgamano con questioni attuali: come il caso dei beni pubblici (l’acqua nel caso specifico), immagine evocata suggestivamente attraverso il mito del fanciullo innamorato della sua bellezza.
Il risultato è un film che mostra una forte fiducia nel cambiamento e una sorta di ottimismo costruttivo, lontano dal cinismo imperante che regna tra i più giovani e che spesso li porta a lasciare il paese in cerca di nuove speranze.
Seguendo le orme di Cadmo, l’eroe fenicio cui il mito attribuisce l’introduzione in Grecia dell’alfabeto, i due fratelli, “riscoprono", attraverso un percorso ricco di simboli e visioni oniriche, l’identità di un Paese che può essere ancora ricco di speranze e di propositi e per il quale vale ancora la pena di lottare, o almeno di restare.
Un buon esordio alla regia per Nicola Campiotti, che propone un film originale e una prospettiva nuova con la quale guardare la realtà che ci circonda.


CAST & CREDITS

(Sarà un paese); Regia: Nicola Campiotti ; sceneggiatura: Nicola Campiotti; fotografia: Leone Orfeo; montaggio: Enrica Gatto; musica: Stefano Lentini;interpreti: Elia Saman, Graziella Marota, Matilde Gardini, Serge Latouche, Sista Bramini, Gianluca Foresi; produzione: Indrapur Cinematografica origine: Italia durata : 77’


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