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Scialla!

Pubblicato il 18 novembre 2011 da Simone Isola
VOTO:


Scialla!

A volte il gergo giovanile semplifica espressioni composte da più parole. “Scialla” in romano sta per “stai tranquillo”, “non ti preoccupare”. E’ quello che ripete spesso Luca, classico quindicenne interessato più alla musica rap che agli studi umanistici, a chi cerca di risvegliarlo dalla sua tipica indolenza adolescenziale. Dall’altro lato c’è Bruno Beltrame, che ha lasciato la sua professione di docente e che ora vive scrivendo su commissione le biografie dei VIP, senza che il suo nome risulti in copertina. Ora è impegnato su quella di Tina, ex attrice di film porno divenuta col tempo produttrice e proprietaria di una lussuosissima villa. Due vite, quelle di Bruno e Luca, che scivolano senza particolari sussulti, tra la tentazione del giovane ad entrare in giri di malaffare e la quotidianità delle ripetizioni che Bruno impartisce a studenti non meno svogliati di lui. Luca è uno di loro, ignorante e disinteressato, ma anche brillante e intelligente, tanto che Bruno prova per lui un’istintiva simpatia. Un bel giorno la madre del ragazzo si fa viva e gli rivela una notizia scioccante: Luca è suo figlio, concepito molti anni fa ai margini di un incontro letterario. La donna sta per partire per un lavoro di sei mesi da cooperante in Africa, e chiede a Bruno di prendersi cura di lui durante questa assenza, ma senza rivelargli la sua vera identità. Prende così il via una convivenza stravagante che cambierà le vite di entrambi i protagonisti.

Questo il motore narrativo di Scialla!, piacevole racconto di formazione nato dalla penna di Francesco Bruni, abituale sceneggiatore di Paolo Virzì all’esordio ora alla regia. Del racconto di formazione Scialla! ha infatti tutti i requisiti: segue l’evoluzione verso la maturità di un protagonista, Luca, attraverso emozioni, azioni viste nella loro nefandezza sempre con uno sguardo denso di comprensione e rispetto. L’aspetto interessante è che qui il maestro è un cinquantenne scostante, dedito ai porno, impotente e asociale, con una vita disordinata. Eppure l’incontro tra i due non può che portare risultati positivi: Luca mette la testa a posto, Bruno scopre il mestiere di padre e trova una nuova ragione di vita. Al di là del percorso dei personaggi c’è nel film un’idea di fondo della cultura e dell’insegnamento non banale: la scuola e il sapere non vanno visti come percorsi di scalata sociale (come all’inizio Bruno vuol far credere al figlio, portandolo in una trattoria per mostrargli la fatica e la scarsa remuneratività del mestiere di cameriere) bensì come strumenti di arricchimento della nostra vita quotidiana, a prescindere dal lavoro che in futuro si deciderà di intraprendere. E’proprio grazie al suo passato di insegnante che Bruno si salva dai guai alla fine del film; Luca-Enea porta sulle spalle Bruno-Anchise colpito dal mal di schiena, e insieme metaforicamente intraprendono un nuovo cammino.

Scialla! si distingue per la recitazione misurata ed intelligente, il tono leggero ma non banale, e per una sincerità di fondo mai tradita da intenti sociologici. Colpisce soprattutto l’interpretazione dell’esordiente Filippo Scicchitano, perfetto “giovane coatto” che tradisce nello sguardo una timidezza e una fragilità di fondo che è anche una implicita richiesta d’aiuto. Allo stesso livello Fabrizio Bentivoglio interpreta Bruno con grande efficacia, claudicante e timido al tempo stesso. La sottile luce primaverile di Roma, colta dall’ottimo Catinari, illumina questa piccola storia allo stesso tempo esile e universale.


FOTOGALLERY


CAST & CREDITS

Regia: Francesco Bruni; sceneggiatura: Francesco Bruni, Giambattista Avellino; fotografia: Arnaldo Catinari; montaggio: Marco Spoletini; suono: Mario Iaquone; costumi: Cristina La Parola; scenografia: Roberto De Angelis; musiche: Amir Issaa; interpreti: Filippo Scicchitano (Luca), Fabrizio Bentivoglio (Bruno), Barbora Bobulova (Tina), Vinicio Marchioni (Poeta), Giuseppe Guarino (Carmelo), Prince Manujibeya (Prince), Arianna Scommegna (Marina), Giacomo Ceccarelli (Valerio), Raffaella Lebboroni (Professoressa Di Biagio). Produzione: ITC Movie, Pupkin Production; in collaborazione con Rai Cinema. Origine: Italia, 2011. Durata: 95 min.


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