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Scritto apposta per me

Pubblicato il 10 febbraio 2015 da Sarah Mataloni


Scritto apposta per me

Scritto apposta per me, in scena al teatro dell’Orologio venerdì sei febbraio, ritrae, in versione tragicomica, le insicurezze, la follia, l’incertezza di vita dell’attrice Giulia Sottana Corta, giovane artista alla continua ricerca del successo e della propria identità.

Giulia Sottana Corta (interpretato dalla bravissima Giada Prandi) è il simbolo della condizione di molti giovani, alla ricerca di un proprio ruolo in un contesto professionale che risente profondamente della crisi attuale: tra ironia, sarcasmo, smarrimento, tenacia e momenti di delusione, l’attrice si muove sul palcoscenico mostrando un quadro divertente e triste al tempo stesso del patinato mondo dello spettacolo. L’universo con cui si confronta Giulia è un mondo fatto di chiacchiere, delusioni, ripicche, caratteristiche appartenenti a chi si muove in bilico, tra sogno agognato e realtà; la protagonista, “tipica attrice”, è alla frenetica ricerca della parte decisiva, del ruolo che la farà “svoltare”, del provino che le aprirà le porte del mondo dello spettacolo.

In un’ora di coinvolgente monologo, Giada Prandi mostra non solo gli aspetti più frivoli del mestiere, ma anche quelli più dolorosi: lo sbandamento, la solitudine e l’incapacità di tenere sotto controllo la propria vita, disgregata e costantemente sul filo dell’incertezza. La scenografia di Scritto apposta per me è essenziale e l’ unico compagno di vita e scena di Giulia, è un peluche a forma di gatto, eterno spettatore dei continui monologhi della giovane artista;le tre valigie, aperte per quasi tutta la durata dello spettacolo sono piene di abiti rossi, che Giulia freneticamente indossa per poi liberarsene, e che rappresentano la ricerca dei giusti panni esistenziali da indossare. Nessun vestito rosso è mai adatto per la parte, perché Giulia è alla ricerca di “abiti” sempre diversi. Insoddisfatta e scontenta, la protagonista utilizza la veste come un aspetto della propria personalità di cui vuole liberarsi velocemente, per ricercare, disordinatamente, altro. Alla fine, svuotata, l’attrice si libera di ogni veste, mostrando la sua parte più intima e vera: l’anima di una donna sola , alla ricerca non solo di un ruolo, ma anche di un abbraccio, di un contatto. Giulia è alla disperata ricerca di riempire quel vuoto dato da un’esistenza vissuta per accontentare canoni e imposizioni di un mondo nel quale si sente intrappolata.

Scritto apposta per me si rivela uno spettacolo attuale, ironico e a tratti malinconico, interpretato da un’attrice capace, per tutta la durata dello spettacolo, di tenere viva l’attenzione del pubblico, mostrando diverse facce di una stessa medaglia; la solitudine di una vita incerta e senza radici.


(Scritto apposta per me ); Regia: Massimo Di Michele; costumi: Giuseppe Testa; scene: Cristina Gardumi; musica: Stefano Switala; interpreti: Giada Prandi.


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