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Scusate se esisto

Pubblicato il 21 novembre 2014 da Edoardo Zaccagnini
VOTO:


Scusate se esisto

A tratti comunica realtà, in qualche punto scalda il cuore e dall’inizio alla fine diverte. Scusate se esisto, sesto film di Riccardo Milani (con Paola Cortellesi e Raoul Bova) affronta temi e problemi sociali senza rinunciare alla comicità. E’ pieno di dettagli che funzionano, ha battute strappa risate e scorre che è una meraviglia. Crea situazioni verosimili abbinando le difficoltà del presente ad un’Italia ancora maschilista e miseramente ipocrita, dove le donne incontrano più difficoltà degli uomini, e le persone, pur di rimanere a galla, recitano una parte che non gli piace. L’amarezza si addolcisce nella gag, la realtà drammatica si stempera con la ricerca programmatica di comicità e con aspetti favolistici. Il regista e gli sceneggiatori (tra cui la stessa Paola Cortellesi) sapendo che le risate procurate allungano la vita ai film, cercano di provocarne tante in una commedia degli equivoci metà sociale e metà sentimentale. Del resto, i tempi sono quelli che sono. Ma al di là di questo, non c’è da vergognarsi se ci si appoggia tanto al comico, visto che di gioielli “non all’italiana” è pieno il nostro cinema del passato, e visto che far ridere è un’arte, e molti sono i film che pur provandoci risultano incapaci di farlo. Lo stile “all’italiana”, in Scusate se esisto, va accettato nella percentuale che offre, per altro decisamente più elevata rispetto alla maggior parte delle commedie prodotte di recente in Italia, compresa la stessa Benvenuto presidente con cui Riccardo Milani, non più di un anno e mezzo fa, aveva raccontato il Paese di oggi. Lì c’erano leggerezza, intelligenza ed un’idea di partenza molto originale: un uomo qualunque diventava presidente della Repubblica italiana. Qui, l’idea di una donna in gamba che per trovare lavoro deve fingersi un uomo, è forse meno originale, ma trova nello sviluppo grintoso e pieno di inventiva il suo punto di forza: la sceneggiatura è riempita di trovate ad ogni angolo, ed il ritmo è per questo elevatissimo. Difetti? Talvolta le coloriture sono eccessive e stonano col tono dell’opera, specialmente alcune sull’omosessualità. C’è poi quello stare a metà strada tra due modi di intendere la commedia, quel giocare su due tavoli che mina la compattezza del film. Dettagli anche questi, che però fanno posare il film nello scaffale della commedia molto divertente, anche buona, ma non in quello dei gioielli rarissimi. Va bene così, ci mancherebbe, non si chieda troppo all’eclettico Milani, capace di spaziare dal dramma operaio (Il posto dell’anima) al biopic musicale (Piano, solo), e che qui firma la sua commedia più efficace. Ringrazi piuttosto sua moglie, quella Paola Cortellesi che a volte è risultata noiosa e fredda nella sua perfetta bravura. Stavolta, invece, è buffa, tenera e familiare per davvero. Per questo persino più bella di quanto lo è di solito.


CAST & CREDITS

Regia: Riccardo Milani; Sceneggiatura: Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Riccardo Milani; Fotografia: Saverio Guarna, Montaggio: Patrizia Ceresani; Interpreti: Paola Cortellesi, Raoul Bova, Corrado Fortuna, Lunetta Savino, Cesare Bocci, Ennio Fantastichini, Stefania Rocca; Produzione: FULVIO E FEDERICA LUCISANO PER ITALIAN INTERNATIONAL FILM CON RAI CINEMA; Distribuzione: 01 distribution


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