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Se nasce femmina

Pubblicato il 29 novembre 2014 da Sarah Mataloni


Se nasce femmina

Domenica 16 novembre è andato in scena, al teatro Cometa off, Se nasce Femmina, una commedia divertente, con riflessioni e tematiche attuali, scritto da Sara Vannelli e diretto da Andreas Plithakis.
Il tema centrale della pièce, è l’universo femminile: viene infatti ritratta la donna nelle sue molteplici ed insolite sfaccettature.
Lo spettacolo, è strutturato in diverse scene, separate le une dalle altre, da un elemento simbolico: una cornice d’orologio che cambia secondo le circostanze e le situazioni.
L’elemento della cornice, che scandisce diversi momenti della vita e dell’animo femminile (e diverse situazioni) è un tocco di originalità, che rende lo spettacolo non immediatamente identificabile.
Inizialmente, infatti, si fatica ad entrare nella dinamica della storia, perché da spettatore, si cerca una trama che in realtà non esiste, poiché l’unico filo sottile che lega le scene tra di loro, sono le parole, i pensieri, le illusioni e più in generale l’animo dell’universo femminile.
L’iniziale spaesamento, in realtà, poi conduce alla scoperta di un mondo fatto di illusioni, incongruenze, incoerenze: viene dipinta la complessità dell’animo femminile, che non è possibile circoscrivere ad uno o più elementi o racchiudere in una trama ben definita.
L’uomo, è presente scenicamente come controparte simbolica della donna, ma non come elemento attivo: l’unica scena in cui “lui” ha un ruolo da co-protagonista, è quella in cui finisce per accettare quasi passivamente che la sua fidanzata abbia un altro amore.
Al centro del palcoscenico, comunque, sono sempre prevalenti (anche in questo caso), i pensieri e i tormenti della ragazza.
Le scene sono legate tra loro da interessanti dinamiche coreografiche che introducono le varie tematiche femminili: l’amore tra due donne, messo in scena in maniera sensuale e poetica al tempo stesso, l’amore di una prostituta di periferia per il suo cliente, incastrato in una vita “normale”, l’attualissima crisi di una ragazza vicino ai trenta, in cerca di una strada che fatica a trovare.
Il complesso mondo che ruota attorno alle donne è racchiuso in un’ ora e mezza di spettacolo capace di coniugare, in maniera elegante, aspetti drammatici, riflessivi, ed elementi comici (come il caso della zitella ossessionata dalle problematiche ecologiche e restia ad uscire dal suo mondo fatto di abitudini).
Il risultato è uno spettacolo frizzante, godibile, dinamico: “Speriamo sia femmina” è una commedia in grado di sorprendere e di divertire, grazie alla capacità di creare nuove situazioni, e alla messa in scena di nuovi ed insoliti personaggi, che si possono ritrovare quotidianamente nella realtà dell’universo femminile.


Se nasce femmina; regia: Andreas Plithakis; autore: Sara Vannelli; interpreti Greta Bellusci, Valeria De Luca, Sara Platania, Giancarlo Porcari; coreografie: Valerio Villa; danzatrice: Martina Varrassi


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