X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Shadowhunters - Città di ossa

Pubblicato il 28 agosto 2013 da Alessandro Boni
VOTO:


Shadowhunters - Città di ossa

Nuovo “nutrimento” per le masse in crisi d’astinenza da Twilight, Harry Potter ed epigoni vari; nuove speranze per gli gnomi degli Studios, ansiosi di individuare un’ulteriore vena d’oro del filone cosiddetto “young/adult”, così in voga oggigiorno. Ecco quindi Shadowhunters – Città di ossa, ispirato al primo episodio di una saga fantasy - scritta da Cassandra Clare a partire dal 2007 - che ha collezionato finora cinque volumi e che ne prevede un sesto in arrivo nel 2014; come da cliché del genere, ancora una volta oscuri mondi paralleli si stagliano dietro l’inconsapevole quotidianità degli umani, la cui sorte dipende dall’esito di una sotterranea lotta tra bene e male. Le redini di questo nuovo progetto di franchise sono state affidate ad Harald Zwart, regista olandese ma norvegese d’adozione, che ha al suo attivo film come La Pantera Rosa 2 e The Karate Kid – La leggenda continua; pur mostrando una certa padronanza nelle scene d’azione e costruendo alcune sequenze di buon impatto visivo, Zwart non riesce tuttavia a raddrizzare le sorti di un film che, nel suo complesso, non convince. Evidenti carenze di sceneggiatura, infatti, creano grande confusione nell’evoluzione narrativa e finiscono per scontentare anche i fan della saga letteraria, alle prese con incongruenze ed infedeltà.

Clary è una giovane ragazza che vive a New York e che, come tutti i normali esseri umani, ignora l’esistenza di un mondo sotterraneo popolato da creature demoniache, composte da vampiri, stregoni e licantropi; ignora altresì l’esistenza degli shadowhunters, per metà uomini e per metà angeli, che difendono l’umanità dalle insidie letali di quel popolo del male. Sarà proprio l’incontro con Lace, affascinante paladino del bene, a svelare a Clary il suo ancestrale legame con questa realtà parallela: il rapimento della madre, di cui non conosceva assolutamente la natura di shadowhunter, spingerà poi la ragazza ad unirsi alle legioni dei cacciatori di demoni, tra i quali scoprirà anche chi si lascia attrarre dal “lato oscuro” …

Due sono i fattori che hanno condizionato negativamente la trasposizione cinematografica di questo primo episodio della saga ideata dalla Clare: l’esigenza produttiva di evitare alla pellicola un divieto ai minori, che ha sottratto al lavoro la sua dimensione più “adulta”, e la travagliata fase di stesura dello script, che ha subito una riscrittura completa a causa della negativa valutazione da parte della stessa Cassandra Clare. Non è certo facile adattare per il cinema un romanzo di oltre cinquecento pagine, ma anche la sceneggiatura finale di Jessica Postigo, su cui si è basato Shadowhunters – Città di ossa, scricchiola vistosamente, tra personaggi privi di spessore, avvenimenti che si susseguono senza logiche giustificazioni pur in un contesto fantasy, una caoticità d’insieme che toglie gran parte del fascino alla rappresentazione della complessa cosmogonia del mondo sotterraneo.

Su una base di partenza così traballante, era difficile che si verificassero miracoli nella messa in scena; in effetti, il valore aggiunto apportato dalla regia di Harald Zwart non va al di là di qualche interessante pennellata visiva e di un’atmosfera di fondo spiccatamente dark. Anche gli interpreti non sembrano possedere il giusto carisma per impadronirsi della scena, dovendosi per di più confrontare con personaggi poco caratterizzati e con dialoghi di scarso spessore. Alla fine, Shadowhunters – Città di ossa si configura come un prodotto adatto ad un pubblico molto giovane, non ancora stanco di amori a metà strada tra l’umano ed il sovrannaturale e sempre pronto ad apprezzare sofisticati effetti digitali. Niente, comunque, che possa giustificare la realizzazione di un sequel, Shadowhunters – Citta di cenere, che invece è già in produzione.


CAST & CREDITS

(The Mortal Instruments: City of Bones ) Regia: Harald Zwart; sceneggiatura: Jessica Postigo; fotografia: Geir Hartly Andreassen; montaggio: Joel Negron; musica: Atli Orvarsson; scenografia: Francois Seguin; interpreti: Lily Collins, Jamie Campbell Bower, Kevin Zegers, Jemima West, Jonathan Rhys Meyers, Lena Headey; produzione: Constantin Film Produktion, Don Carmody Productions, Unique Features; distribuzione: Eagle Pictures; origine: Usa, Germania; durata: 130’.


Enregistrer au format PDF