Space Dogs 3D
Esordisce nell’animazione in 3D anche la Russia, proponendo una storia che evoca gli anni della ormai pressoché dimenticata guerra fredda, in un momento storico in cui i conflitti geo-politici hanno subito notevoli cambiamenti, che comunque presentano analogie con la ormai superata divisione del mondo in due grandi blocchi contrastanti. Stati Uniti, primi anni ’60. La cagnetta russa Pushnika viene scortata alla Casa Bianca, dov’è offerta in dono alla figlia di John F. Kennedy, Caroline. Ad accogliere la cucciola c’è un nutrito gruppo di altri animali domestici che abita la residenza presidenziale, alla quale subito con grande orgoglio Pushnika si presenta, dando inizio al racconto leggendario che l’ha resa speciale. La graziosa cagnetta è infatti figlia di Belka, uno dei membri del primo equipaggio di animali ad essere tornato sano e salvo da un viaggio spaziale partito dalla Russia. Belka è una cagnetta particolare: è infatti la stella di un circo che, sparata da un cannone durante uno spettacolo, si ritrova lontana dal suo tendone e dai suoi colleghi acrobati. Smarritasi, la piccola Belka si unisce alla randagia Strelka e al simpatico ratto Venya con i quali prende a condividere la sua nuova vita di strada sino a quando il gruppo non è catturato da un accalappia cani e condotto in una segretissima zona militare. Strelka, Belka, Venya e numerosi altri cani e topi, vengono duramente addestrati dal cane lupo Kazbeck e, dopo aver superato tutti i test, diventano l’equipaggio del volo spaziale che li renderà noti in tutto il mondo.
Space Dogs nonostante il 3D è un film alquanto piatto che offre scarse possibilità di trarne delle letture che vadano oltre quel che si limita a raccontare. Il personaggio più significativo è il ratto Venya, principale rappresentante della specie umana, con il suo dente d’oro, l’indispensabile orologio e la fissazione per il denaro. In ogni occasione tenta di trovare il fallimentare metodo per trarre profitto facile, e nonostante la sua natura sia quella di vivere nella sporcizia, mai si abbasserebbe a frugare tra i rifiuti. Rubare, truffare e ingegnarsi nel furto con scasso sono le sue attività preferite, al fine di trarne soldi con i quali in definitiva non potrebbe comunque fare niente. «Il denaro è potere, con i soldi sono qualcuno!» afferma giustificando l’inutile gioia di essere entrato in possesso di una manciata di monetine, che già suscita in lui la prospettiva di una rosea carriera: «Te lo immagini un ratto politicante? Effettivamente sarebbe un miglioramento!». Non mancano ovviamente anche in questo caso gli omaggi ai grandi dell’animazione 3D: l’ossessione per il formaggio rimanda a quella del noto scoiattolo dell’Era Glaciale per la ghianda.
Space Dogs 3D è un progetto forse un po’ troppo ambizioso in relazione alla qualità della tecnica della quale i russi dispongono (ancora una volta imparagonabile a quella statunitense), tuttavia il reale punto debole risiede nella sceneggiatura, poco incisiva rispetto alle possibilità che il soggetto sembrava offrire. Di fatto per quanto riguarda l’animazione, si è saputo ben ovviare alle carenze legate ad una scarsa definizione, puntando su un buono studio dei personaggi (sui quali spiccano il ratto Venya e il gatto psicanalista), su movimenti di macchina molto misurati e sul riuscito e poetico minimalismo delle ambientazioni tanto in interni quanto in esterni. Numerose le slapstick, non tutte riuscite al meglio, ma comunque apprezzabili.
(Space Dogs 3D) Regia: Inna Evlannikova, Svyatoslav Ushakov; sceneggiatura: John Chua, Alksandr Talal; montaggio: Vincent Devo; musica: Ivan Uryupin; art department: Margarita Bashkina, Igor Kreinin, Ekaterina Ladatko, Mariya Tabut;direttore dell’animazione: Svyatoslav Ushakov; produzione: Centre of National Film; distribuzione: One Movie; origine: Russia; durata: 85’.