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SPARTAN

Pubblicato il 27 gennaio 2005 da Mazzino Montinari


SPARTAN

Presentato durante l’ultimo Courmayeur Noir in Festival, Spartan di David Mamet è un film d’intrattenimento votato alla critica radicale del potere. Ad essere accusato è quel cieco dominio che giustifica il proprio agire sotto l’ala protettrice della “ragion di Stato”. Tutto è sacrificabile per i fedeli funzionari di una Nazione sempre in guerra. E non esiste alcun principio etico che possa essere menzionato, non si pone alcun dubbio sulla legittimità di un’azione che è giusta per il semplice fatto che si compie. Chi esita è un traditore.
Queste sono parole che già conosciamo e che abbiamo sentito ripetutamente. I funzionari nazisti si sentirono deresponsabilizzati nel praticare lo sterminio di massa. I più democratici e liberali americani non si sono riconosciuti colpevoli giuridicamente e moralmente per i massacri compiuti dalle feroci dittature sudamericane.
E dunque anche oggi di fronte all’uso dell’uranio impoverito, alle torture, agli arresti e deportazioni di massa in isole sperdute, vige la regola della più alta e incontrovertibile “ragion di Stato”. Essa esiste e ha la causa in se stessa. Una dimostrazione che ricorda le prove filosofiche e teologiche dell’esistenza di Dio e che per questo dovrebbe farci meditare sull’attuale intrinseca sovrapposizione della religione sui principi laici dello Stato, sull’integralismo medioevale dei nostri rappresentanti e dei funzionari a loro asserviti.
Appare evidente, a noi traditori della Patria, che questo modo di interpretare il potere porti con sé il rapido slittamento in un agire criminale e dis-umanizzante. Ma appunto, chi pensa in questo modo è uno smidollato che avrebbe bisogno di iniezioni di virilità.
Torniamo al film. La trama di Spartan è intricata, i colpi di scena non mancano e nemmeno le cadute di stile. Che poi di questi tempi possa interessarci la sorte della figlia del presidente degli Stati Uniti è tutto da dimostrare, come il fatto che ci si possa immedesimare nel super agente speciale ravveduto interpretato da Val Kilmer o nella novellina che a tutti i costi vuole entrare in azione per servire la Patria. Se Spartan è un film intelligente e, al tempo stesso, godibile è perché mette in mostra la stupidità del potere, il cieco fanatismo di funzionari che ordiscono complotti allo scopo di lasciare tutto come era prima. Ma questo è solo il giudizio di uno smidollato allergico agli aghi e alle iniezioni di virilità.

[gennaio 2005]

Cast & Credits:

regia e sceneggiatura: David Mamet; fotografia: Juan Ruiz Anchia; montaggio: Barbara Tulliver; musica: Elliott Goldkind, Mark Isham; interpreti: Val Kilmer, Derek Luke, William H. Macy, Johnny Messner, Kristen Bell, Bob Jennings, Lauren Bowles, Andrew Davoli; produzione: Spartan Productions inc., Apollopromedia, Art Linson Productions, Franchise Pictures, Indelible Quality International, Signatures Films; distribuzione: CDI; origine: Germania, Usa 2004; durata: 106’.

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