STASERA GIOVANNI BOGANI INTERVISTATO A ’SOTTOVOCE’ SU RAIUNO

Questa notte, alle ore 00:55 a Sottovoce, la trasmissione di approfondimento curata da Gigi Marzullo su Raiuno, andrà in onda una lunga intervista a Giovanni Bogani [nella foto], giornalista cinematografico de La Nazione. La scrittura, il giornalismo, la musica: comunicare in tre modi diversi, guardare il mondo e cercare di raccontarlo. Queste le linee guida dell’intervento del giornalista in onda questa notte. L’infanzia a Firenze, la nonna pittrice che lo ha iniziato all’apprezzamento del bello, il padre che ha lavorato in Africa per anni, in un momento in cui l’Italia celebrava un boom economico che non c’era per tutti. Le origini meridionali della famiglia della madre, nata a Capri, proprio nella famosa piazzetta. E poi la passione per il giornalismo, per quelle parole ordinate, nero su bianco, nelle pagine di un giornale, quello che un ragazzo di vent’anni leggeva in casa di sua nonna, quando lui era bambino.
Il bambino diventa un giornalista, un giornalista di cinema. Migliaia di film visti, raccontati, amati o stroncati sulle colonne della Nazione e di altri giornali. Centinaia di incontri. Con Marcello Mastroianni: “Ero alle prime armi - ricorda Bogani - avevo vent’anni, attraversai la città in bicicletta come un fulmine per incontrarlo”. Con Mario Monicelli, con Sharon Stone. E la musica, la sua grande passione: “Ogni mercoledì suono in un piccolo club, a Firenze. Canto insieme a una ragazza, musica puramente acustica, puro piacere delle note”.
“Perché ho scelto il cinema? Perché il cinema per me è la meraviglia continua di vivere vite sempre nuove, di incontrare luoghi che non vedrò mai. E’ la riflessione continua sulla vita”. Infine, la scrittura. “Che cosa è per me scrivere? E’ tentare di mettere in ordine il mondo, e rivelarlo. Si scrive cercando la musica delle parole, si scrive cercando di andare in fondo alle proprie emozioni. Di trovare l’ultima verità”.
“Alla fine, ho fatto il bagno con Vittorio Gassman, ho parlato di Stanlio e Ollio con Federico Fellini; e Wim Wenders ha scritto l’introduzione a un mio romanzo. Per il ragazzino che ero, e che correva nei prati di periferia, a Firenze, è stato un bel viaggio”.
CHI E’ GIOVANNI BOGANI
Fiorentino, cinquant’anni, Bogani scrive per varie testate nazionali e internazionali e collabora con il magazine di RaiUno Cinematografo. Ha vinto il premio Domenico Meccoli – scrivere di cinema, il premio Adelio Ferrero per la critica cinematografica, e il premio Renzo Montagnani alla carriera. Ha pubblicato sette romanzi e numerosi saggi. Vive a Firenze, dove insegna sceneggiatura presso la scuola di cinema Immagina.

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