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The Fighter

Pubblicato il 4 marzo 2011 da Simone Isola


The Fighter

Il pugilato è palestra di vita, sostengono in molti. Un rito di iniziazione, uno sport che esalta l’etica del sacrificio, il senso dell’onore, la lealtà, la dignità nella sconfitta. L’avversario non è solo quello che ti trovi davanti, ma te stesso, un avversario leale, un buon avversario in cui rispecchiarsi. Il cinema ha colto il potenziale drammaturgico di questo sport, il fascino antico delle sue immagini. Nei volti tumefatti non possiamo fare a meno di leggere, ogni volta, la disperazione e la bellezza di questa lotta. The Fighter è l’ennesima variazione sul tema, anche se in questo caso lo sport è legato a doppio filo al tema dei rapporti familiari. Quella dei pugili Micky Ward e di suo fratello Dicky è una storia di discesa e redenzione, fallibilità e rinascita. Dicky, il maggiore dei due, è famoso per aver messo una volta al tappeto Sugar Ray Leonard; ora il suo corpo è emaciato dalla droga e da una vita dissennata. Un personaggio complesso, quello di Dicky, un’anima attratta dagli estremi, un eroe distrutto con barlumi di talento e vitalità. Micky è invece una promessa della boxe, un giovane in ascesa. E’ un ragazzo disciplinato e predisposto al duro lavoro. La loro è una famiglia numerosa, una sorta di "governo delle donne" composto da un gruppo di sorelle-zitelle e da una "madre-manager”, Alice, che ha un comando esclusivo nella gestione decisionale e finanziaria dello stesso nucleo familiare. Una madre speciale, Alice: indossa tacchi alti, vestiti attillati e leopardati e sfoggia capelli biondo platino. Gestisce il figlio morbosamente proponendogli incontri inconcludenti, con rivali fiacchi o di livello nettamente superiore. La carriera di Micky dunque è a un punto morto e indefinito, a metà strada tra la falsa promessa e lo sparring partner. Dicky allena Mickey con passione, anche se spesso giunge in palestra tardi e sotto effetto di stupefacenti. In questo circolo vizioso irrompe benefica Charlene, una ragazza che Micky incontra in un pub e di cui si innamora. Charlene è una dura, l’unica che può far allontanare il giovane pugile da quella folle famiglia, tanto distruttiva quanto costruttiva. Arrivano così i primi successi e il distacco progressivo dal nucleo d’origine. Micky tuttavia ha bisogno di Dicky. Seguendo i suoi consigli riesce a vincere il difficile incontro che gli spiana la strada al titolo. Ha bisogno di tutti, Micky: di Charlene, del fratello, della sua famiglia. Sul ring, però, sale da solo. E solo grazie alla perseveranza e al coraggio riuscirà a far riconciliare tra loro le persone importanti della sua vita e a conquistare un’autonoma personalità. Quello di Micky è dunque un percorso di maturazione: dal bamboccione soffocato dalla madre e dalla corte di sorelle al campione determinato e sicuro del suo valore. Allo stesso modo Dicky troverà nel sostegno incondizionato al fratello non un motivo di riscatto personale ma la realizzazione della sua sofferta personalità. Non sono concetti nuovi, freschi, ma gli interpreti ci fanno digerire il già visto in un film dotato di cuore e anima e di un tocco di coraggio alla “Rocky”. Soprattutto Chris Bale, attore camaleonte capace anche in passato di trasformarsi completamente nel personaggio da interpretare, regala a Dicky un’umanità intesa e brutale, fatta di gesti scattosi e di una fisicità vitale martoriata dalle droghe e dalla depressione. Per non citare poi al straordinaria Melissa Leo, meritato premio Oscar come miglior attrice non protagonista, davvero intensa e passionale nel personaggio ruvido e complesso di Alice.

Al di là degli evidenti déjà vu presenti nei risvolti della storia, The Fighter ha il merito di rappresentare l’impresa sportiva in una veste quasi intima; la lotta di Micky non tende al successo economico ma a far convivere gli affetti e la famiglia con la piena affermazione della propria personalità. Una storia incorniciata da una umile città operaia della provincia americana, Lowell, caratterizzata da un melting pot di nazionalità diverse, dalle vibranti strade urbane, e dallo spirito operaio di tanta buona gente che come Dicky e Micky lotta ogni giorno per una vita migliore.


CAST & CREDITS

(The Fighter) Regia: David O. Russell; sceneggiatura:Eric Johnson, Scott Silver, Paul Tamasy; fotografia: Hoyte Van Hoytema; montaggio: Pamela Martin; musica: ; interpreti: Mark Wahlberg (’Irish’ Micky Ward), Christian Bale (Dicky Eklund), Amy Adams (Charlene), Melissa Leo (Alice); produzione: Relativity Media, Mandeville Films; distribuzione: Eagles Picture; origine: Usa 2010; durata: 115’.


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