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The tourist

Pubblicato il 16 dicembre 2010 da Donato Guida


The tourist

Al di là della delusione della stampa per l’assenza di Angelina Jolie all’anteprima romana del film The tourist (stampa che, in ogni caso, ha apprezzato gli interventi dell’altro protagonista del film, un Johnny Depp in stato di grazia che sembra davvero apprezzare l’incontro con i giornalisti), in sala si è potuto assistere ad una buona opera, certo non un capolavoro dai riscontri hitchcockiani, ma sicuramente un film che tiene inchiodati gli spettatori alla poltrona e li stuzzica psicologicamente, dando vita ad una crescita di suspance che sembra totalmente invogliare il pubblico.
Frank (Johnny Depp) è un calmo e pacato turista americano giunto in Italia per passare una buona vacanza, vivere le magie del Belpaese ma, soprattutto, dimenticare le sue pene d’amore. Sul treno che lo porta a Venezia (città nella quale il film è quasi interamente girato) Frank incontra una donna bellissima, sensuale e conturbante, Elise (Angelina Jolie): con lei (che sembra a sua volta attratta dall’uomo o, almeno, lo fa capire, avvicinandosi e parlando facilmente con lui) Frank tenta e spera di avere una relazione, magari fugace, così da dimenticare il più presto possibile le sue difficoltà sentimentali. Gita a Venezia, albergo lussuoso, tutto sembra andare bene: purtroppo, però, come presto si scoprirà, l’incontro tra i due non è stato affatto casuale: Elise, infatti, è un’agente dell’Interpol. “Prendi il treno delle 8.22 per Venezia e scegli un uomo con la corporatura simile alla mia”: questo è scritto sul biglietto che Elise legge all’inizio del film; la scrittura è quella del suo amato, un banchiere che ha truffato soldi a tantissime persone, tra cui un pericoloso malavitoso. L’uomo ha fatto perdere le sue tracce e, purtroppo per Frank, ha la sua stessa corporatura: Elise si fionda sul “turista” e, per lui, inizia una vacanza tutt’altra che rilassante: tra intrighi, bugie, misteri, fughe e pallottole, Frank (probabilmente) dimenticherà le sue pene d’amore, per trovare, però, delle problematiche ancora più difficili da risolvere.
L’opera di Florian Henckel von Donnersmarck non entusiasmerà certamente come il film che gli è valso l’Oscar, lo stupendo Le vite degli altri: dopo una scelta registica travagliata (prima doveva girarlo Bharat Nalluri, poi von Donnersmarck ed infine Alfonso Cuaron, prima che il regista tedesco tornasse sui suoi passi) e una non meno ingarbugliata scelta di attori (prima della Jolie doveva essere Charlize Theron a vestire i panni di Elise, mentre Frank avrebbe dovuto avere i connotati prima di Tom Cruise e poi di Sam Worthington, ma alla fine il volto da zingaro di Depp ha avuto la meglio), il film dell’autore tedesco, remake non dichiarato del francese Anthony Zimmer (2005) di Jérôme Salle, tiene gli spettatori col fiato sospeso e, anche se è la prima volta che von Donnersmarck si confronta con gli sfarzi hollywoodiani, bisogna ammettere che lo fa molto bene. La recitazione è delle migliori (oltre alle sicurezze Depp/Jolie, i camei degli attori italiani non mancano, da Neri Marcorè a Raoul Bova, da Nino Frassica ad Alessio Boni, fino al bravo Christian De Sica).
Il film richiamerà sicuramente molti spettatori al cinema, riuscendo a tenere testa (finché può) ai cinepanettoni natalizi italici: di sicuro un’opera discreta, non indimenticabile, ma un film che, nel consumarsi all’interno della storia pseudo-jamesbondiana che propone, è costruito in maniera elegante ed astuta.
Florian Henckel von Donnersmarck dimostra di meritare la palma di bravo autore anche in opere di minor caratura intellettuale; per Depp e la Jolie i complimenti si sprecano, così come gli applausi in sala alla fine della proiezione.


CAST & CREDITS

Regia: Florian Henckel von Donnersmarck; sceneggiatura: Julian Fellowes, Christopher McQuarrie, Jeffrey Nachmanoff; fotografia: John Seale; montaggio: Joe Hutshing; musica: James Newton Howard; scenografia: Jon Hutman; interpreti: Johnny Depp (Frank Taylor), Angelina Jolie (Elise Clifton-Ward), Paul Bettany (Acheson), Timothy Dalton (Jones), Steven Berkoff (Ivan Demedov), Rufus Sewell (l’inglese), Christian De Sica (Lombardi), Neri Marcorè (Daniele il receptionist), Alessio Boni (Sergente Interpol); produzione: GK Films, Birnbaum/Barber; distribuzione: 01 Distribution; origine: Usa, Francia, Italia; durata: 105’


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