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THE TRANSPORTER

Pubblicato il 20 luglio 2003 da Alessandro Borri


THE TRANSPORTER

La sorte dei cineasti orientali transfughi in Occidente è quanto mai varia: per un paio che hanno trovato realmente l’America (e parliamo di John Woo e Ang Lee), qualcun altro è tornato precipitosamente indietro (Tsui Hark) o fa la sponda tra i due continenti (Ringo Lam). C’è chi è rimasto fermo al primo film (Kirk Wong) e chi si giostra abilmente nel campo della serie B (Ronnie Yu). L’altra ipotesi di lavoro per gli esuli hongkonghesi, viste le attuali tendenze dell’action, è nella coreografia delle scene d’azione, e qui ha fatto scuola l’opera di Yuen Woo-ping per Matrix. Anche Corey Yuen Kwai si è adattato alla bisogna per X-Men, e adesso si affida alle “cure” produttive e scrittorie di Luc Besson per raccontare la storia di un guidatore perfezionista, maniacale come il Driver di Walter Hill, che abdica alla sua condotta per amore, trasformandosi in un vendicatore a torso nudo che finisce per sgominare un traffico di clandestini orientali, tipo Arma letale 4. Nella sceneggiatura bessoniana come al solito le reminiscenze melvilliane (l’eroe solitario e il rapporto col poliziotto gentiluomo) si appiattiscono negli amati giochi pirotecnici di macchine, velocità, ironia bolsa e soundtrack funky (stavolta al posto del fido Eric Serra c’è addirittura Stanley Clarke), cui si aggiungono nel caso espansioni mélo che fanno tanto Hong Kong e sciupio di filtri da depliant turistico sui paesaggi del Sud della Francia. Anche l’aggancio al mercato asiatico, dopo Wasabi, sembra un marchio di fabbrica, e quindi abbiamo una decorativa Shu Qi impegnata a ribellarsi al concetto confuciano della devozione al padre. Per fortuna il regista di Saviour of the Soul conferma la sua inventiva quando l’azione va su di giri, e basti la scena dentro l’hangar, tra un autobus vuoto e un badile d’olio vuotato per terra, a ricordare come si possano sfruttare al massimo le risorse logistiche di un ambiente dato per costruire piccoli gioielli cinetici.

[luglio 2003]

Cast & credits:

Regia: Corey Yuen; sceneggiatura: Luc Besson, Robert Mark Kamen; fotografia: Pierre Morel; montaggio: Nicolas Trembasiewicz; musica: Stanley Clarke; interpreti: Jason Statham, Shu Qi, Matt Schulze, François Berleand, Ric Young; produzione: Eurocorp; origine: Francia 2002; distribuzione: 20th Century Fox; durata: 89’.

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