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The Words

Pubblicato il 21 settembre 2012 da Annalaura Imperiali
VOTO:


The Words

“Il mio più grande errore è stato quello di amare le parole che avevo scritto più della donna che me le aveva ispirate”.

(Il Vecchio)

Quando Rory Jansen (Bradley Cooper) pubblica il suo primo libro, quest’ultimo diventa uno di quegli eventi rari che si verificano una volta ogni generazione e che travolgono il mondo della letteratura e al contempo l’immaginario collettivo. Gli amici lo consigliano a tutti con fervore, i critici si sperticano in lodi; lo si trova ovunque, in qualunque tipo di ambiente e a qualunque ora: il successo è nelle sue mani. Con una voce nuova e una visione della vita così saggia da sembrare quasi senza tempo, Rory diventa subito una star letteraria. Carismatico, talentuoso, intelligente, questo giovane autore apparentemente ha tutto: una vita bellissima, una moglie giovane, magnifica e devota (Zoë Saldana) e soprattutto il mondo ai suoi piedi. E tutto ciò grazie alle sue parole. O almeno, grazie a quelle che sembrano essere le sue parole. Ma la vera storia, tutto quello che c’è dietro, di chi, di cosa e di quando parla veramente?

Attraverso il metalinguaggio cinematografico e letterario tre storie corrono parallelamente, in centodue minuti di film, pur divaricandosi in lassi temporali diversi e lontani, finti e reali, immaginati e vissuti.

Da una parte c’è Rory con la sua storia; da una parte c’è Clay con il suo libro che parla proprio della storia di Rory; da una parte c’è il vecchio Jeremy Irons, superbo nel suo ruolo, nei panni di un uomo baciato e distrutto dalla propria vita, che ritrova la propria storia nella storia di un’altra storia.

Le fabule escono dagli intrecci creando miscugli corposi e misteriosi; e questi miscugli si dipanano lungo l’unica grande arma di comunicazione, per l’appunto, le parole, senza le quali tutte le storie esistenti non potrebbero avere ragion d’essere.

Tra le luci naturali di una città affascinante come New York e tra quelle antiche e anticate di una Parigi all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, la coppia di registi Brian Klugman e Lee Sternthal vivono l’autentica dimensione dell’amore per la penna e per la scrittura, movente di passioni, leggende e racconti che hanno varcato i confini del tempo e dello spazio.

Tutto all’insegna dell’amore vero e proprio, quello che si fa devozione verso la propria musa ispiratrice, fardello dal peso insopportabile e scelta tanto sicura da fare quanto difficile all’idea di conviverci mentre il tempo passa inesorabilmente.


CAST & CREDITS

(The Words) Regia: Brian Klugman, Lee Sternthal; soggetto e sceneggiatura: Brian Klugman, Lee Sternthal; fotografia: Antonio Calvache; montaggio: Leslie Jones; musica: Marcelo Zarvos; interpreti: Bradley Cooper (Rory Jansen), Jeremy Irons (Il Vecchio), Dennis Quaid (Clay Hammond), Olivia Wilde (Daniella), Zoe Saldana (Dora Jansen); produzione: Michael Benaroya, Tatiana Kelly, Jim Young per Animus Films & Serena Films; distribuzione: Eagle Pictures; origine: U.S.A., 2012; durata: 102’; web info: Sito ufficiale


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