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Ubu fuori porta - Sagra di alterità teatrali a Marino dall’1 al 6 luglio

Pubblicato il 25 giugno 2008 da Luigi Coluccio


Ubu fuori porta - Sagra di alterità teatrali a Marino dall'1 al 6 luglio

Torna anche questo anno la rassegna organizzata dal consorzio Ubu Settete e dall’associazione culturale Amnesia Vivace, con la costola estiva e fuori Roma di Ubu Fuori Porta -ennesima, felice, variante della fiera teatrale madre Ubu Settete. Tra video-art, performance e teatro contemporaneo, i sei giorni di programmazione vedranno animarsi le navate dell’ex Chiesa di Santa Lucia -ora sede del Museo Civico di Marino “Umberto Mastroianni”- sotto l’influsso di significative e consolidate realtà artistiche accomunate da un fare teatro realmente indipendente -sia artisticamente che, purtroppo, economicamente.

Rassegna di teatro contemporaneo e video-art Marino – Museo Civico U. Mastroianni
Dal 1 al 6 luglio

Centri storici, ricerca teatrale, arti visive: uno sguardo sulla contemporaneità
6 giorni di programmazione, 8 spettacoli teatrali, 5 proiezioni video, 25 artisti coinvolti. Tutto questo è Ubu Fuori Porta, la rassegna di teatro contemporaneo e video-art in programmazione a Marino, all’interno delle splendide navate della ex Chiesa di Santa Lucia, attualmente sede del Museo Civico di Marino “Umberto Mastroianni” (Piazza Giacomo Matteotti 13). Grazie alla direzione artistica di due “storici osservatori” della ricerca artistico-teatrale romana e nazionale – Amnesia Vivace e Ubu Settete Ubu Fuori Porta dà l’occasione di conoscere le recenti produzioni di alcune tra le più significative realtà del teatro contemporaneo e della Video-Art.

Si va dagli studi sull’improvvisazione di Teatro Forsennato al “teatro politico” di OlivieriRavelli, dal “teatro-format” di Marco Andreoli e Circo Bordeaux al lavoro sul corpo di Elvira Frosini e Kataklisma, da un intimo e sorprendente Kafka ritratto da Labit alla “generazione dei Robot” raccontata dall’esuberante Daniele Timpano.

E poi i video: dall’ "antivideo cristologico” di Flavio Sciolè e Teatro Ateo alla ricerca “danzata” dell’identità di Michela Gentili, dalla divertente installazione Teneramente Tattico di Lorenzo Letizia e Daniele Timpano agli sperimentali Cilindro Raku Numera Una e Numera Seconda di Marcello Bongiò e Laboratorio 1amultimedia.

Due spettacoli a serata con inizio alle ore 21
1-4 luglio: biglietto unico giornaliero 5 €
5-6 luglio: ingresso libero

Ufficio Stampa
Chiara Fallavollita
cell. 3492834261
e-mail kioshichia@hotmail.it

Programma
Marino, martedì 01 Luglio 2008, Museo Civico U. Mastroianni
TEATRO Ore 21 Teatro Forsennato in San Giorgio - Il Drago, ideato e diretto da D. Aggioli, con V. Occhionero e A. Tantillo
TEATRO Ore 21.30 LabIT in Kafka (Peste:1918), da Kafka, diretto da G. Linari, con A. Vaccarella, G. Governale, R. Cavallaro

Marino, mercoledì 02 Luglio 2008, Museo Civico U. Mastroianni
VIDEO Ore 21 amnesiA vivacE in Teneramente Tattico, di D. Timpano e L. Letizia, diretto da L. Letizia, con D. Timpano, F. La Scala, M. Fumarola
VIDEO Ore 21.15 Michela Gentili / Aqua-Micans Group in Arianna, scritto, diretto, danzato da M. Gentili
TEATRO Ore 21.30 Marco Andreoli / Circo Bordeaux in Andreoli di Nazareth, scritto, diretto e interpretato da M. Andreoli

Marino, giovedì 03 Luglio 2008, Museo Civico U. Mastroianni
VIDEO Ore 21 Laboratorio 1AMulTiMediA in Cilindro Raku: Numera Uno, di OlaCalo& Bongiò, realizzato con Formazione Radial, con P. Calogero
TEATRO Ore 21.30 OlivieriRavelli_Teatro in Appunti per un teatro politico, di F.M.Franceschelli, diretto da C. Di Loreto, con C. Di Loreto, G. Linari, S. Ambrogioni, D. Smerilli

Marino, venerdì 04 Luglio 2008, Museo Civico U. Mastroianni
VIDEO Ore 21 Teatro Ateo / Flavio Sciolè in Kristo 33, video di F. Sciolè, 28’ 2002 Digitale
TEATRO Ore 21.30 Kataklisma in ’Nacosaprovvisoria, scritto, diretto e interpretato da E. Frosini

Marino, sabato 05 Luglio 2008, Museo Civico U. Mastroianni
TEATRO Ore 21 LabIT in Giobbe (o del supplizio di Dio), dal Libro di Giobbe, diretto e interpretato da R. Cavallaro
TEATRO Ore 21.30 Teatro Forsennato in Le figurine mancanti del 1978, ideato e diretto da D. Aggioli, con D. Aggioli e V. Occhionero

Marino, domenica 06 Luglio 2008, Museo Civico U. Mastroianni
VIDEO Ore 21 Laboratorio 1AMulTiMediA in Cilindro Raku: Numera Seconda, di M.Bongiò, realizzato con Formazione Radial, con P. Calogero, V. Correani, F. La Scala, E. Succhiarelli
TEATRO Ore 21.30 amnesiA vivacE in Ecce Robot! Cronaca di un’invasione, scritto, diretto e interpretato da D. Timpano, disegno luci e voce narrante di Marco Fumarola.

Schede artisti e spettacoli
OlivieriRavelli_Teatro Realtà teatrale legata al territorio di Roma e provincia sud, che da circa dieci anni lavora nell’ambito della drammaturgia contemporanea e del teatro di ricerca. Nasce nel 1997 su progetto di Claudio Di Loreto e Fabio Massimo Franceschelli e nel 2004 confluisce nell’associazione culturale “Figli di Hamm”. OlivieriRavelli vuole recuperare la funzione sociale del teatro, ossia concepire il teatro come forma di riflessione, come specchio di una società (attori e spettatori) che si interroga su se stessa.
Appunti per un teatro politico Di F.M. Franceschelli, diretto da F.M. Franceschelli e C. Di Loreto, con C. Di Loreto, G. Linari, S. Ambrogioni, D. Smerilli. Una farsa comica e grottesca e un “serio” monologo si alternano in tre quadri. Tutto gira intorno ad una domanda: che significa oggi essere di sinistra? Il monologo pone questioni serie, pesanti, senza scampo; la farsa, invece, dà delle risposte “leggere”, disimpegnate, allegramente nichiliste. Nella farsa prevalgono personaggi brutti e scorretti. Nel monologo prevale invece il porsi domande disperate che svelano tutte le contraddizioni della nostra società. Si finisce, quindi, con un ridere disperato, un ridere che fa male.

Teatro Forsennato È un gruppo teatrale nato spontaneamente nel 1999 e divenuto associazione nel marzo del 2004, con sede a Roma. Il lavoro è da sempre basato sull’uso dell’improvvisazione su canovaccio e sulla visione dello spettatore come parte integrante dello spettacolo. Questi due aspetti sono finalizzati a riportare la performance teatrale ad una dimensione di evento, che per ogni replica è unico e possibile solo in quel momento e in quel luogo. La ricerca continua dell’utilizzo di ogni linguaggio teatrale ha portato a performance e istallazioni sensoriali e ad ensemble tra improvvisazione musicale e teatrale; senza, in ogni caso, disdegnare la contaminazione con il teatro di denuncia o di narrazione o altre forme teatrali tradizionali.
San Giorgio - Il drago Ideato e diretto da D. Aggioli, con V. Occhionero e A. Tantillo. È un incontro tra due uomini di diverse civiltà. È uno scontro tra civiltà come quello attuale tra Occidente e Oriente o come tutti gli altri del passato. Ogni uomo di qualsiasi popolo è Santo e Mostro allo stesso tempo.
Le figurine mancanti del 1978 Ideato e diretto da D. Aggioli, con D. Aggioli e V. Occhionero. Due bambini raccontano due eventi all’apparenza molto distanti. Uno racconta i mondiali che si svolgono in Argentina. A lui interessa solo il gioco del calcio, non vede quello che c’è intorno e come tutto il resto del mondo pensa solo alle partite e al momento in cui la coppa sarà levata al cielo. L’altro bambino racconta invece il dramma della dittatura e dei desaparecidos. Lui vuole giocare ad un altro gioco: non desidera giocare per una nazione sconvolta dalla dittature e non desidera alzare la coppa del mondo nel proprio paese. Argentina’78. Molte figurine ce l’ho, alcune son doppioni, altre desaparecidos.

Marco Andreoli / Circo Bordeaux. Nato nel ’74, laureato in lettere, diplomato alla “Silvio D’Amico”; insegna italiano, scrive su Hystrio, ha co-fondato Ubu Settete ed è autore di 10 testi teatrali. Nel ’99 dà vita alla compagnia Circo Bordeaux con cui, tra l’altro, partecipa alle finali del Premio Scenario 2005. Giornalista pubblicista, scrive sceneggiature per videogiochi e, dalla stagione 1992/93, è abbonato alle partite casalinghe della A.S Roma, settore Distinti Sud.
Andreoli di Nazareth Scritto, diretto e interpretato da M. Andreoli. Questo non è uno spettacolo. E comunque non è il luogo - né il momento - entro il quale un 33enne in crisi possa avere intenzione di recitare. Questo è piuttosto un block-notes; messo in piedi con l’unico scopo che qualcuno, oltre Lui, possa buttarci l’occhio. Ci sono storie, qui dentro; e documenti. E piccolissime, insignificanti azioni. Nate dalla mente insicura di un povero cristo, che la Bibbia se l’è letta; e se l’è letta di gusto; come fosse Tolstoj.

Elvira Frosini / Kataklisma. Attrice e performer romana, lavora intorno alla presenza/assenza del corpo in scena, il passaggio, l’interstizio, la breccia che si apre e l’imminenza che non si attua, ponendo al centro il problema della rappresentazione. Attraversa e scardina generi, segni e mezzi per tentare di ricodificare momentaneamente linguaggi e sensi, sfuggendo programmaticamente a una classificazione.
’Nacosaprovvisoria Scritto, diretto e interpretato da E. Frosini. Una performance provvisoria in uno spazio pseudo-privato, in un tempo che non ha orizzonte, pseudociclico, il divario ironico tra un mondo senza garanti che pretende di essere un corpo “evidente” e l’esistenza esplosa nell’ammasso gassoso residuale di immaginari posticci, posture, cliché. La Bella Addormentata che è il nostro tempo, senza l’orizzonte del risveglio.

Daniele Timpano / Amnesia Vivace. Autore-attore e regista di teatro. Ha scritto e interpretato (tra gli altri): caccia ’L drago da J. R. R. Tolkien (2004), vincitore della III edizione del premio “Le voci dell’anima”; Dux in scatola (2006), finalista al Premio Scenario 2005 e pubblicato da Coniglio Editore. È tra gli ideatori e organizzatori della rassegna romana Ubu Settete. È fondatore di “amnesiA vivacE”, associazione culturale romana che lavora nell’ambito del teatro e dell’arte contemporanea. È redattore di www.amnesiavivace.it, webzine di critica dell’arte e della società.
Ecce Robot! Cronaca di un’invasione Scritto, diretto e interpretato da D. Timpano, disegno luci e voce narrante di Marco Fumarola. “Ero bambino, tra gli anni ’70 e gli anni ’80, quando arrivarono in Italia i primi cartoni animati giapponesi. Era l’Italia delle stragi, del rapimento di Aldo Moro, delle Brigate Rosse e dell’ascesa di Silvio Berlusconi e delle sue televisioni, ma questo io non lo sapevo ancora. Ignaro di trovarmi nel bel mezzo degli anni di piombo, vivevo l’infanzia tra robot d’acciaio.” Ispirato liberamente all’opera di Go Nagai (Jeeg Robot, Mazinga, Goldrake) lo spettacolo ripercorre per frammenti l’immaginario eroico di una generazione cresciuta davanti alla Tv.

Labit. La Compagnia Teatrale LABit nasce nel 2001 con lo spettacolo Amleto? (Migliore Regia e Migliore spettaclo di Ricerca alla rassegna TUTTINSCENA di Roma). Affronta testi di vario genere da Kafka, Flaiano, Palazzeschi, Sofocle. Molto attiva nell’ambito della pedagogia, la Compagnia tiene laboratori per diversi livelli di formazione. Nel 2003 fa intitolare a Flaiano una Biblioteca del Comune di Roma. Nel 2004 vince il primo premio al Festival di Regia Fantasio Piccoli. Tra gesto e parola, tra prosa e una passione per il teatro-danza, LABit continua a cercare… sperando di non trovare mai.
Kafka (Peste:1918) Da Kafka, diretto da G. Linari, con A. Vaccarella, G. Governale, R. Cavallaio. Tre tavoli e tre sedie, niente di più. Questi i soli elementi sulla scena capaci di trasformarsi di volta in volta in corridoio, ufficio, camera mortuaria, gabbia, tana, scrittoio. In un rescendo di emozioni lo spettatore è guidato in un viaggio che è anche la fotografia di un’epoca, quella del fatidico 1918, di una società ormai giunta al collasso mentre veleggia inesorabilmente verso l’incubo del lager nazista. Tratto dai Racconti e i Diari di Kafka. Lo spettacolo è il frutto di uno studio sullo scrittore praghese e sul pittore austriaco Egon Schiele.
Giobbe (o del supplizio di Dio) Dal Libro di Giobbe del Vecchio Testamento, diretto e interpretato da R. Cavallaio. Brandelli dall’archetipo dei processi senza colpa. Innocente ammutolito ma imputato; dio stanco e leggermente sgrammaticato; accusa-difesa errante e vana. Eterna questione della giustizia divina, del Giudizio che è Supplizio. Dramma sulla cenere e sull’ acqua; sugli zimbelli, sui gesticolanti.

Bongò / Laboratorio 1amultimedia È una realtà associativa che opera già dal 2000 nel comune di Roma e provincia. Vi aderiscono numerosi giovani artisti costituendo nel tempo vari gruppi di lavoro a supporto della ricerca di innovativi linguaggi espressivi. Attualmente sostiene progetti di videoarte e video sperimentali. Il progetto Cilindro Raku, ideato da Bongiò, è realizzato con il coinvolgimento e l’attiva partecipazione di un gruppo aperto di artisti - P. Romanucci, C. Forlini, P. Calogero, V. Bistoni, E. Succhiarelli, V. Correani, F. La Scala - che hanno condiviso un modo di lavorare insieme, offrendo una libera e personale interpretazione dei soggetti affrontati nei video.
Cilindro Raku: Numera Una Di OlaCalo & Bongiò, realizzato con Formazione Radial, con P. Calogero. Il video affronta molteplici aspetti della femminilità relazionata a tempi e spazi naturali, utilizzando la simbologia degli elementi taoisti, evidenziando le contraddizioni della società contemporanea. Tale simbologia crea un percorso cromatico, emozionale ed immaginativo mutando circolarmente, come il movimento della macchina da presa all’interno del set-cilindro: bellezza, non come pura estetica ma armonia rivoluzionaria. Sullo sfondo immagini di un mondo inquinato dall’intervento dell’uomo.
Cilindro Raku: Numera Seconda Di M. Bongiò, realizzato con Formazione Radial, con P. Calogero, V. Correani, F. La Scala, E. Succhiarelli. Natura e femminilità sono i temi principali; motore dell’azione diventa un’autovettura rottamata, abbandonata nel bosco e racchiusa nel cilindro che diventa centro del set. Attorno ad essa quattro figure femminili in azioni consequenziali di svelamento-esteriorizzazione-smembramento-“auto”-distruzione-rinascita. Il rapporto donnamacchina si manifesta senza filtri ideologici o pregiudizi, rivelando inaspettatamente un’intimità tra i due mondi estremamente emotiva e carnale. Sfondo dell’azione il bosco, osservatore silenzioso, messaggero della bellezza naturale.

Michela Gentili / Aqua-Micans Group
Arianna Scritto, diretto, danzato da M. Gentili. Si affronta il tema dell’identità. La protagonista inizialmente segue strade predefinite, non riesce però a trovare ciò che la soddisfa: abbandona i percorsi lineari, orizzontali per ricercare, in senso ascendente, la via che conduce all’armonia, verso un ambiente dove i conflitti si possano risolvere su un piano di elevatezza spirituale. Nel perseguire il suo intento non riesce però ad ottenere un ruolo socialmente accettato, funzionale, di qui i vari tentativi di “mimesi”, non riusciti, con la conseguente perdita di identità, la spersonalizzazione, il rimanere sospesa in una sorta di limbo trasognato al confine con la pazzia.

Flavio Sciolè / Teatro Ateo Antiartista apolide, agisce da quasi 20 anni nella ricerca antiteatrale (con Teatro Ateo), nella sperimentazione anticinematografica e nella performance estrema. Con Teatro Ateo la sua azione è volta al rovesciamento dei codici teatrali ed alla codifica di nuovi moduli: recitazione inceppata, antimacchina attoriale inceppata, ricerca monocromatica (luci, costumi), lavoro sulle icone. Antiteatro è la parola chiave.
Kristo 33 Video di F. Sciolè, 28’ 2002 Digitale. Un Kristo autokrocifisso, dica 33. Opera video tra le più celebri e recensite di Sciolè, riproduce gli stilemi antiteatrali di Teatro Ateo interfacciandoli con il percorso anticinematografico i cui moduli principali attuati sono: estetica, uso deviato di luce, regia, recitazione, montaggio in macchina, anticinema. Circa 200 le opere video di Sciolè, oltre 600 proiezioni in Italia, UK, USA, Argentina, Francia, Germania, Russia, Ucraina, Grecia, Lituania, Portogallo. Nel 2007 partecipa alla 52a Biennale D’Arte Venezia.

Lorenzo Letizia Da anni svolge un percorso di ricerca sulle relazioni tra arti dal vivo e arti registrate. Ha curato la realizzazione audiovisiva di più di cinquanta spettacoli, collaborando con molte delle più attive compagnie del teatro di ricerca contemporaneo (tra cui Accademia degli Artefatti, Remondi & Caporossi, Gabriele Vacis, Fortebraccio Teatro), fino alla cura audiovisiva di entrambe le edizioni della rassegna teatrale Short Theatre (Teatro India di Roma). È fondatore e direttore artistico di “le chant du jour”, gruppo di produzione audiovisiva. Ha pubblicato saggi sul cinema e sul teatro tra cui il libro: Conversazioni con Cavani, Lizzani, Guédiguian, Pontecorvo, Vancini (Lindau 2004).
Teneramente Tattico Di D. Timpano e L. Letizia, diretto da L. Letizia, con D. Timpano, F. La Scala, M. Fumarola. “Operina” video di Lorenzo Letizia ispirato allo spettacolo Teneramente Tattico di D. Timpano, ma anche “installazione” in cui i tre interpreti doppiano in scena le immagini che vengono proiettate alle loro spalle, senza vederle, in sincronia casuale.



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