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Una piccola impresa meridionale

Pubblicato il 17 ottobre 2013 da Vincenzo Libonati
VOTO:


Una piccola impresa meridionale

Se bisogna sempre trovare una metafora in un’opera cinematografica , nella "piccola impresa" appena realizzata da Rocco Papaleo, quella che salta subito all’occhio è la ristrutturazione dell’essere umano che può passare dalla ristrutturazione di un edificio, un ambiente, una piccola rivoluzione meridionale.

La seconda opera del regista lucano si spinge verso l’azzardo della distruzione dei cliché della società moderna, ma anche di quella contemporanea. L’abbattimento dei muri edificati dall’abitudine e dal desiderio.

Ed è proprio da quel sud ritenuto, quasi sempre a torto, ancora legato alle proprie catene che parte lo scatto d’orgoglio dei protagonisti.

Nel film precedente, Basilicata coast to coast del 2010, il viaggio aveva una meta, con un percorso incerto, e con un obiettivo comune. Qui sembra voler fare il contrario, il posto dove si svolge tutto il film è un vecchio faro abbandonato di proprietà della famiglia di Costantino (Rocco Papaleo), un prete appena spretato che ritorna da dove è venuto e deve comunicare la notizia alla madre Stella (Giuliana Lojodice).

Nel frattempo però la madre è alle prese con la fuga della figlia Rosa Maria, (Claudia Potenza) dal marito Arturo (Riccardo Scamarcio). Comunicarle la notizia non sarà facile, come non sarà facile comunicarle che Arturo è diventato cornuto per colpa di una donna Valbona (Sarah Felberbaum). Chi per un motivo, chi per un altro si ritroveranno a trasferirsi tutti al faro, nel quale già alloggiano oltre a Costantino anche l’ex prostituta Magnolia (Barbora Bobulova) e Arturo.

L’arrivo della ditta che dovrà eseguire i lavori di rifacimento del tetto composta da Raffaele (Giovanni Esposito), Jennifer (Giampiero Schiano) e la piccola Mela (Mela Esposito), completerà il quadro del materiale umano atto a preparare la rivoluzione. Magari non a compierla, ma quantomeno a prepararla.

Vanno sicuramente citate le musiche di questo film. Con una Rita Marcotulli in splendida forma, che più di una volta si trova a rubare la scena pur non comparendo mai in video.

Papaleo fa cantare praticamente tutti i personaggi, senza cimentarsi questa volta in prima persona. Così come più di una volta sembra che il Papaleo attore si tiri leggermente indietro per mettersi a disposizione degli altri a sottolineare più che a puntualizzare. Come dire: buona la seconda.


CAST & CREDITS

(Una piccola impresa meridionale) Regia: Rocco Papaleo; sceneggiatura: Walter Lupo; fotografia: Fabio Zamarion; montaggio: Christian Lombardi; interpreti: Rocco Papaleo (Costantino), Riccardo Scamarcio (Arturo), Barbara Bobulova (Magnolia); produzione: Paco Cinematografica; distribuzione: Warner Brothers; origine: Italia; durata: 103’.


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