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Uomini che odiano le donne

Pubblicato il 30 maggio 2009 da Nicola Lazzerotti


Uomini che odiano le donne

Tratto dal romanzo omonimo di Stieg Larsson, è il primo capitolo della trilogia di Millenium, che narra le vicende del giornalista economico Mikael Blomkvist (Michael Nyqvist) e dell’hacker informatico Lisbeth Salander (Noomi Rapace), impegnati nella soluzione di un omicidio.
Al di fuori della storia più o meno nota, bisogna compiere un distinguo, Uomini che odiano le donne è un film e non la trasposizione cinematografica del romanzo e per tanto così va inteso. E per questo che lo spettatore/lettore non dovrà sentirsi tradito dalla pellicola, soprattutto se alcuni elementi non aderiranno completamente al romanzo.
Il film è nel complesso un onesto thriller, anche se sembra mancare in alcuni punti, che avrebbero potuto dare un scarto decisivo all’operazione. In primis la volontà di costruire e mettere in piedi una produzione che sembra poco svedese. L’atmosfera che si respira all’interno della pellicola è davvero poco nordica, come se per dare una dimensione internazionale si sia scelto di annullare quelle caratteristiche ormai ‘classiche’ di questa cinematografia. Quindi scordatevi i paesaggi nevosi desolati, una natura opprimente, macchine a mano e soprattutto attori di nordiche fattezze. Tutti questi elementi sono volutamente eliminati in favore di elementi più standard e così Stoccolma non sembra diversa da Parigi o Praga.
Come abbiamo già detto controversa ci appare la scelta degli attori: Blomkvist, tratteggiato nel libro come un grande seduttore o comunque un uomo piacente è portato sullo schermo dal viso qualunque di Michael Nyqvist, che ,non ce ne voglia, sa molto poco di seduttore. Ma ancor più incomprensibile appare la scelta della protagonista, vera icona della trilogia, tratteggiata nel libro con un corpo minuto, quasi da sembrare un’adolescente, è interpretata dalla Rapace, che con tutto il rispetto è alta almeno un metro e ottanta ed ha un corpo massiccio e muscoloso. La produzione ha giustificato tale scelta in nome di un realismo e di una credibilità che onestamente ci appare molto poco veritiera.
Contestualmente ci sembra totalmente sbagliata la direzione della stessa attrice, se nel libro infatti alcuni atteggiamenti scostanti della protagonista, come i sui mutismi o i suoi cambi d’umore, sconcertavano gli altri personaggi e con loro il lettore, nel film questa rappresentazione appare ridicola agli occhi dello spettatore ignaro. Addirittura improponibile è la scena di sesso tra i due protagonisti, che a tratti assume una linea più comica che sensuale.
E’ come se nella scelta di riportare sullo schermo gli elementi cardinali del libro si siano fatti degli errori marchiani. Se alcuni atteggiamenti ‘particolari’ della protagonista erano spiegati molto attentamente nelle pagine del libro da Larsson, che non mancava di raccontare le passioni personali di lei. Nel film questa premura manca completamente, lasciando lo spettatore (ignaro) in balia di immagini che naturalmente non è in grado di comprendere fino in fondo. Sarebbe forse stato opportuno ovviare a questo attraverso soluzioni adeguate al medium cinematografico.
Insomma, nell’atto di traduzione del libro al cinema si è puntato il dito su elementi molto poco cinematografici, e così non si capisce bene che il soggiorno/esilio di Blomkvist dura in realtà quasi un anno nonostante gli elementi climatici, come già detto poco sfruttati, mostrino una variazione. Oppure il soggiorno carcerario sempre di Blomkvist, forse realistico per la realtà svedese, ma molto poco iconografico per quella mondiale.
Molto drammatica, cruda e convincente, invece, appare la scena dello stupro, capace di cogliere tutti quei punti ampiamente affrontati nel libro. Correttamente e in un qualche modo coraggiosamente portati in scena.
In definitiva Uomini che odiano le donne è un buon film senza pretese. Aspettiamo l’uscita delle altre due pellicole previste in ordine per ottobre e per la primavera prossima.


CAST & CREDITS

(Män som hatar kvinnor); Regia: Niels Arden Oplev; sceneggiatura: Nikolaj Arcel, Rasmus Heisterberg; fotografia: Eric Kress; montaggio: Anne Østerud; musica: Peter Fuchs; interpreti: Noomi Rapace (Lisbeth Salander), Michael Nyqvist (Mikael Blomkvist), Sven-Bertil Taube (Henrik Vanger), Peter Haber (Martin Vanger); produzione:Søren Stærmose/Nordisk Film; distribuzione: BIM distribuzione; origine: Svezia, Danimarca, 2009; durata: 152’


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