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UOVO CRITICO I - MAddAI e DONATELLA BERTOZZI

Pubblicato il 3 marzo 2008 da Luigi Coluccio


UOVO CRITICO I - MAddAI e DONATELLA BERTOZZI

Roma, Kataklisma Teatro - E’ scivolato via in modo leggero, fluido, questo primo appuntamento di Uovo critico , evoluzione del passato Uovo , serie di appuntamenti tra critica e artisti –che presentano porzioni di lavori inediti- fortissimamente voluti dal gruppo teatrale romano Kataklisma . Leggero e fluido come la danza di MAddAI , prima compagnia ad affrontare quel confronto dialettico, necessario ma a volte doloroso, terribile e privo di reale crescita, che è l’incontro con il critico –in questo caso Donatella Bertozzi, storica e critica di danza nonché redattrice de «Il Messaggero».
Nel piccolo spazio del Kataklisma Teatro, in un’atmosfera di intimità artistica ed emozionale, si è consumato un evento le cui peculiarità sono molteplici: dalla possibilità di curiosare nei lavori della varie compagnie alla necessità di avvicinare critica e artisti in un momento così difficile per il teatro, passando per l’importante opera di promozione della scena contemporanea lontana dai circuiti ufficiali e la presenza di un pubblico finalmente capace di interagire con i soggetti responsabili della creazione artistica –le compagnie- e della sua ricezione –i critici-. Ed è proprio al pubblico che è deputata la parte del giudice in questo incontro/scontro tra i soggetti sopra elencati, poiché di questo, in definitiva, si tratta. I pericoli a cui vanno incontro sia gli artisti che i critici sono vari: l’artista si mette a nudo -con il manifesto intento di essere sezionato, studiato- davanti al critico in un momento della sua elaborazione artistica che ancora non è definitivo, fissato per sempre; viceversa il critico va ad analizzare un qualcosa che ancora è un incompiuto, con il rischio di sedimentare la sua visione su quel frammento, quell’attimo che è di per sé un divenire; l’artista, a contatto diretto con pubblico e critico, può già intuire la cifra definitiva che avrà lo spettacolo, ma tale “viziata” analisi può indurlo a virare verso un’opera che sarà completamente differente rispetto a quanto originariamente previsto; il critico “abbandona” le sue riflessioni in un contesto in cui lui è, prossemicamente e teoricamente, in balia del pubblico...
Le riflessioni su più piani scatenate da questa forma di interazione tra artisti/critici/pubblico divengono ancora più complesse quando ad essere visionato prima del dibattito è uno spettacolo già apparso sotto altra forma e in un altro contesto –in questo caso Time Remap Skip Intro , spettacolo finalista al Premio Equilibrio 2008 . Ecco quindi Donatella Bertozzi sottolineare le differenza insite in “quel” Time Remap Skip Intro e “questo” Time Remap Skip Intro e Simona Lobefaro –coreografa ed animatrice del progetto MAddAI - svelare alcuni piccoli elementi del lavoro svolto tra il Premio Equilibrio 2008 e Uovo critico . La stessa Lobefaro, continuando, sottolinea poi come <<pieni, vuoti, citazioni interne sono le cifre del nostro lavoro>>, un lavoro che è un’ <<alterazione materica>> con protagonista un <<corpo che vive una visione>>. E pian piano emerge come la mimica o la scelta di calare uno spettacolo di danza contemporanea all’interno di una prospettiva di senso che sia la più quotidiana possibile –con gesti, movenze, atteggiamenti atti a richiamare questa quotidianità- non porti altro che alla perdita di tale prospettiva di senso per il pubblico, fatto ribadito di lì a poco con l’intervento di uno spettatore che sottolineava di essere rimasto vittima di ciò...
L’importanza e l’esattezza di un evento come Uovo critico può essere letto nelle piccole cose: Simona Lobefaro che prende appunti di fronte a tutti noi ogni qual volta dal pubblico o da Donatella Bertozzi un imput misterioso gli viene trasmesso; o Valentina Valentini –che sarà presenza fissa a tutti gli otto appuntamenti di Uovo critico- che si interroga e interroga MAddAI e il pubblico e la Bertozzi sulla presenza o meno, e sulla necessità o meno di questa presenza, di una drammaturgia all’interno di uno spettacolo di danza... Un perfetta corrispondenza tra mondi è stata disegnata al Kataklisma Teatro; un perfetto triangolo empatico, per una sera, è stato tracciato nelle menti e nei corpi di esseri altrimenti inavvicinabili: pubblico, critica, artisti. E non è poco.

I prossimi appuntamenti di Uovo critico vedranno, letteralmente, in scena, Alessandra Cristiani e Mariateresa Surianello (7 marzo); Teatro Sotterraneo e Marcantonio Lucidi (18 marzo); Regimento Carri-Roberto Corradino e Gianfranco Capitta (28 marzo); Psicopompo Teatro e Attilio Scarpellini (4 aprile, unico evento che si terrà al di fuori delle mura del Kataklisma Teatro, in questo caso al Teatrino Comunale di Tivoli); Kataklisma e Nico Garrone (11 aprile); gramigna_ct e Lorenzo Donati (15 aprile); Muta Imago e Antonio Audino (16 aprile).



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