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Vi presento i nostri

Pubblicato il 14 gennaio 2011 da Simone Isola


Vi presento i nostri

Da oltre dieci anni le vicende delle famiglie Focker e Byrnes catturano l’attenzione del pubblico cinematografico, presentando con umorismo i problematici rapporti tra le coppie e i parenti acquisiti. Con oltre 800 milioni di incasso, Ti presento i miei e Mi presenti i tuoi sono tra i maggiori successi della commedia moderna, una sorta di franchise della risata che apre in questi giorni un nuovo capitolo. L’idea è quella di raccontare le difficoltà che tutte le coppie affrontano quando hanno deciso di mettere su famiglia. Volere il meglio per i propri figli nonostante le risorse economiche limitate, cercare di preservare il proprio matrimonio e di affrontare al meglio l’età della maturità: sono temi comuni al grande pubblico, capaci di coinvolgere e divertire. Pam e e Greg hanno avuto due gemelli; il loro matrimonio sembra aver trovato una sorta di stabilità grazie alla sintonia stabilita da Greg con il padre di sua moglie, Jack Byrnes. Desideroso di iscrivere i figli ad una costosa scuola privata, Greg accetta per denaro di promuovere un farmaco per la disfunzione erettile, spinto da una collega molto sexy e disinvolta (Jessica Alba). Questa situazione genera i sospetti di Jack, che vorrebbe nominare Greg “patriarca” della famiglia. Dopo una girandola di equivoci, l’attesa festa di compleanno dei due gemelli unisce il clan Focker-Byrnes e il disperato ex di Pam, Kevin, in una resa dei conti dove Greg dovrà dimostrare di meritare il suo nuovo “status” di capofamiglia. Diretto da Paul Weitz (American Pie, In Good Company), Vi presento i nostri è il tentativo stanco e frettoloso di aggiornare le schermaglie dei primi due film e di conservare la freschezza di una storia amata dal pubblico. Il segreto del successo della serie era proprio quello di trasformare situazioni reali e renderle comiche grazie all’intervento degli invadenti parenti acquisiti. Il nuovo capitolo, dedicato alla fase della paternità di Greg, perde miseramente le virtù dei film precedenti, farcito com’è di gag tanto stanche e non di rado volgari da far quasi impallidire il nostrano “cinepanettone”: peti, viagra, sbirciate e doppi sensi ripetuti e patetici. Mancano idee originali e una sensibilità comica tali da costruire una storia compiuta e accattivante. E si prova sincera amarezza nel vedere lo straordinario talento di Robert De Niro gettato in situazioni squallide e farsesche. Come quando il suo Jack, vittima degli effetti indesiderati del farmaco Sostengo, per spegnere i bollenti spiriti è costretto a farsi fare da Greg una puntura proprio sulle parti intime… La storia avanza per spunti comici senza una reale progressione drammatica, e il cast di stelle riunito per l’occasione sembra più in gita premio col sorriso di chi ha per giunta intascato un sostanzioso bonifico piuttosto che un gruppo di attori impegnato con seria intensità. L’unico rapporto che continua a generare qualche scintilla è quello fra De Niro e Stiller, fatto di concitati ritmi comici e di una efficace interazione mimica. Non basta a rendere appetibile e coinvolgente un film dove la scena più divertente è la citazione comica de Lo squalo di Spielberg in un piscina colma di palline colorate. La bestia feroce è proprio Jack-De Niro, che si lancia in una paradossale scazzottata con Stiller-Greg mentre attorno la festa prosegue come se nulla fosse. Ma la verosimiglianza è l’ultimo problema di un film dove tutto è già visto e rivisto e le innumerevoli citazioni coprono malamente l’assenza di uno spunto narrativo degno di tal nome.


CAST & CREDITS

(Meet The Parents – Little Flockers) Regia: Paul Weitz; sceneggiatura: John Hamburg, Larry Stuckey; fotografia:Remi Adefarasin ; montaggio: Greg Hayden, Lesile Jones, Myron Kerstein; musica: Stephen Trask; interpreti: Roberto De Niro (Jack Byrnes), Ben Stiller (Greg Focker), Owen Wilson (Kevin Rawley), Blythe Danner (Dina Byrnes), Teri Polo (Pam Focker), Jessica Alba (Andi Garcia), Laura Dern (Prudence), Dustin Hoffman (Bernie Focker), Barbra Streisand (Rez Focker) ; produzione: Universal, Paramount, Relativity Media, Tribeca; distribuzione: Universal Picture; origine: Usa; durata: 98 min


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