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Widows

Pubblicato il 15 novembre 2018 da Cristina Canfora
VOTO:


Widows

Widows rappresenta il ritorno dietro la macchina da presa di Steve McQueen dopo cinque anni dal suo ultimo film 12 Years a Slave, e dopo ben dieci anni dal suo debutto con Hunger.

Ad accompagnarlo in questo rientro, un cast stellare: la strana coppia Viola Davis e Liam Neeson; le altre vedove Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki; la rivelazione Cynthia Erivo; Colin Farrell nei panni di un politico corrotto figlio di un altrettanto depravato Robert Duvall; lo spietato Daniel Kaluuya, il braccio armato del rivale di Farrell.

La pellicola è l’adattamento della popolare serie andata in onda negli anni ’80 in Inghilterra e originata dalle pagine dell’omonimo libro di Lynda La Plante. Tutto iniza con un tredicenne McQueen che davanti alla televisione si fa affascinare dalla storia di Dolly Rawlings, vedova di un criminale senza scrupoli, obbligata a prendere in mano il suo destino per non rischiare di perdere non solo la casa ma la sua stessa vita. Gli anni passano e il consolidato regista incontra la scrittrice La Plante a Buckingham Palace. Tra una conversazione e l’altra nasce l’idea di portare sul grande schermo questa storia con al centro donne dotate di una straordinaria capacità di recupero ed istinto di sopravvivenza.

McQueen si concede delle libertà artistiche, il set si sposta così dalla Londra anni ’80 alla Chicago contemporanea in pieno tumulto elettorale. La protagonista è Veronica Rawlings (Viola Davis) che all’indomani del funerale del marito Harry (Liam Neeson), un furfante incallito morto dopo una rapina andata storta, è braccata dagli strozzini. Due millioni di dollari rubati dalla campagna elettorale di Jamal Manning (Brian Tyree Henry), una cifra impossibile da raccimolare in un mese. Questa è la chiara scadenza che pende come una scure sopra la testa di Veronica, tradita da ciò che di più caro aveva al mondo ed emarginata da una società che le volta le spalle proprio nel momento del bisogno.
Harry ha però lasciato in eredità un misterioso taccuino che descrive in dettaglio ogni suo losco piano, anche quelli futuri. A Veronica non resta altro da fare che reclutare le vedove dei complici di Harry, Alice (Elizabath Debicki) e Linda (Michelle Rodriguez) e una fidata autista, la coraggiosissima parrucchiera Belle (Cynthia Erivo), e mettere in atto il colpo finale per livellare il terreno di gioco.

Il 2018 ha presentato innumerevoli storie di rapine, dal super pubblicizzato Ocean’s 8 a The King of Thieves fino al recentissimo e riuscitissimo American Animals, ibrido tra film e documentario. Tuttavia la scelta di McQueen si addentra in un territorio ben più ostico e originale, arricchendo la tensione associata al genere grazie temi come l’amore interaziale, il razismo, il disagio e l’emarginazione sociale, il patriarchismo, la corruzione, il femminismo. Mette in primo piano donne che si coalizano per distruggere un nemico più potente di loro, si focalizza sulla loro forza inarrestabile contro ogni ostacolo, piccolo o grande. Sul loro istinto di sopravvivenza. Innumerevoli colpi di scena portano avanti l’azione e arricchiscono la trama che non delude.

Protagonista assoluta della scena è senza dubbio Viola Davis, capelli cortissimi, sguardo pungente e determinazione che sprizza da ogni poro. Il suo viso è una tela dipinta di emozioni, lo sgomento per il torto subito, la frustrazione, il dolore.
Che vi sia un altra nomination in arrivo per la stagione dei grandi riconoscimenti cinematografici?
Menzione speciale per l’energetica Cynthia Erivo, una rivelazione, e il londinese Daniel Kaluuya che dopo il successo di Get Out ci mostra il suo talento nei panni del sociopatico malvivente Jatemme, capace di qualsiasi nefandezza.

Il film riscuoterà sicuramente grande successo commerciale, togliendo a questa etichetta ogni connotazione di snobismo, perché piacere alle masse non vuol dire sempre compromettere la qualità. Steve McQueen ci regala magnifiche inquadrature, giochi di riflessi, sfumature di suoni e silenzi, la sua abilità nel non forzare la mano sulla violenza lascia spazio all’immaginazione dello spettatore. Il suo stile è inconfondibile, la sua passione per il progetto nobilita ancora di più il risultato.

Una favola moderna che punta il dito contro la società contemporanea fatta di apparenze e corruzione. E la piaga peggiore di tutte, l’indifferenza. L’elemento ludico della rapina viene completamente ribaltato dalla necessità di sopravvivenza che ci spinge ad identificarci con le protagoniste abbandonate al loro destino. Il messaggio arriva forte e chiaro: mai sottovalutare una donna messa alle strette.


CAST & CREDITS

(Widows); Regia: Steve McQueen; sceneggiatura: Gillian Flynn, Steve McQueen, Lynda La Plante; fotografia: Sean Bobbitt; montaggio: Joe Walker; musica: Hans Zimmer; interpreti: Viola Davis, Liam Neeson, Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki, Cynthia Erivo, Colin Farrell, Brian Tyree Henry, Daniel Kaluuya; produzione: Daniel Battsek, Katherine Bridle, Iain Canning, Rose Garnett, Steve McQueen, Emile Sherman; distribuzione: nome del distributore italiano; origine: UK/US, 2018; durata: 130’


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