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Zagor al cinema

Pubblicato il 4 novembre 2013 da Francesca Polici


Zagor al cinema

L’eroe più amato del fumetto italiano approda finalmente al cinema. Grazie alla direzione artistica di Riccardo Jacopino e la distribuzione di Microcinema, (Noi, Zagor) è stato proiettato nelle sale cinematografiche il 22 e il 23 Ottobre come film-evento.

Dopo più di cinquant’anni, il fumetto cult della Sergio Bonelli Editore definito dal direttore Mauro Marcheselli un “piccolo miracolo editoriale”, viene trasposto al grande schermo con il supporto di tutti coloro che in questi anni hanno dato vita al più romantico degli eroi. Il decorso filmico è infatti scandito dagli interventi di autori, sceneggiatori, disegnatori, fan e critici che ripercorrono tutta la storia di Zagor: da quel lontano 1961, quando dalla matita di Gallieno Ferri e la penna di Sergio Bonelli (alias Guido Nolitta)nacque una delle saghe più appassionanti della storia del fumetto, fino al giorno d’oggi.

Con la sua storica maglietta rossa e l’Uccello del Tuono racchiuso in un cerchio giallo sul petto, Patrick Wilding, da tutti conosciuto come Za-gor-te-nay (“(Lo spirito con la scure)”) è un giustiziere buono e leale. Si batte per la pace e per la preservazione delle amate tribù indiane al fianco degli innumerevoli amici da cui è circondato, pronti a seguirlo in tutte le sue avventure. Dopo la morte dei genitori, uccisi per mano di una banda di indiani Abenaki, capeggiati dal perfido Salomon Kinsky, Zagor cresce insieme a Wandering Fitzy, uno strambo filosofo vagabondo. Passa tutta la sua vita desiderando di vendicare i proprio genitori, ma soltanto una volta consumata la sua vendetta scoprirà che persino suo padre nascondeva un passato da massacratore di indiani. Ha inizio così una profonda riflessione sul labile confine tra bene e male, sulla relatività celata da questi concetti che attraverso un percorso travagliato, conducono l’eroe a mutarsi in paladino della giustizia, schierandosi sempre dalla parte dei deboli e degli oppressi. A fare da scenario alle sue fantastiche avventure è la foresta di Darkwood, un regno magico e surreale in cui si snoda tutta l’essenza del fumetto. D’altronde la scenografia è un elemento essenziale per uno sceneggiatore, come rivelava il padre dei fumetti italiani Sergio Bonelli: “(Trovo che sia molto importante per uno sceneggiatore avere un mondo immaginario nel quale sbizzarrirsi, senza dover ogni volta spiegare come mai gli scenari cambino così velocemente, avendoli tutti a disposizione).” Il suo intento era quello di creare un regno epico inconfondibile, fatto su misura per il suo Zagor: “(Desideravo che Zagor avesse, come Robin Hood e come Tarzan, un suo regno, una foresta misteriosa. Così ho pensato a Darkwood, una regione immensa, ricca di ambienti avventurosi)”. Impossibile classificarla sotto un unico genere, la caratteristica prima di quest’opera è proprio quella di mescolare i più svariati generi, dal western alla fantascienza, dal giallo all’horror, senza mai rinunciare a qualche straordinaria odissea.

Zagor è evasione dalla realtà, è un sogno che incanta soprattutto grazie alla varietà delle storie che racconta: “(Non ho mai avuto dei momenti di saturazione, occasioni in cui avrei voluto realizzare qualcosa di diverso, perché Zagor è un fumetto in cui gli argomenti cambiano continuamente, per cui ogni storia è differente dalle altre)”, rivela ormai l’ottantenne Gallieno Ferri, dopo che ha disegnato questo fumetto per più di cinquant’anni. Forse, l’unico vero rimpianto di questo film, è l’assenza del suo ideatore, così come conferma il regista Riccardo Jacopino: “(l’unico rammarico è di non aver fatto in tempo, per un soffio, a conoscere ed intervistare il grande Sergio Bonelli e potergli esprimere personalmente la mia gratitudine per il suo necessario e imprescindibile assenso al progetto)”, ma, aggiunge: “(la sua presenza aleggia comunque, in ogni momento del film)”. Guido Nolitta infatti, in un certo qual modo continua a vivere attraverso le sue creature e i suoi fedeli e appassionati lettori sempre in crescita, e forse da oggi, anche attraverso questo film.


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