X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Amy George

Pubblicato il 4 novembre 2011 da Azzurra Petrungaro

VOTO:

Amy George

Un “progetto impavido”. Così un professore di scuola media definisce il compito che ha deciso di assegnare ai suoi alunni. Si tratta di realizzare un autoritratto fotografico che riassuma in uno scatto tutto quello che sono, con la piccola clausola di non poter far comparire loro stessi nelle foto. Nella classe c’è anche Jessy, 13 anni. Al ritorno a casa convince i suoi ad acquistare una macchina fotografica analogica, di quelle vecchio tipo, con tanto di lenti, rullino ed obiettivo. Le sue giornate trascorrono lentamente, tra passeggiate con la sua coetanea Liv, appassionanti arrampicate sugli alberi e appostamenti di fronte la finestra della sua adolescente vicina Amy. Niente tecnologie per Jessy, solo tanta natura e libri da leggere, probabilmente anche per via dei suoi genitori, animati da uno spirito piuttosto new age ed intellettuale. Quando Jessy trova nella biblioteca della scuola un libro che definisce il vero artista, inizia a riflettere sulla possibilità di diventarlo davvero. Peccato che nel testo si asserisca che un uomo senza alcuna esperienza dell’amore fisico, non potrà mai essere un autentico artista. Ed ecco quindi che la macchina fotografica e il progetto scolastico, divengono il punto di partenza per iniziare ad esplorare il mondo della sessualità, grazie anche alla sfrontata Amy e a Tara, un’adulta amica di famiglia, alla quale Jessy non esita di raccontare i suoi turbamenti.
L’obiettivo diretto da Yonah Lewis e Calvin Thomas assale quasi gli attori, insistendo sui loro volti, lasciando sfuocato tutto ciò che li circonda. Spesso i protagonisti vengono ripresi di spalle, pedinati e spiati da dietro la nuca. Tutto ciò, insieme alla scelta del trasporto a spalla della macchina da presa, può rendere la fruibilità del film leggermente difficoltosa.
La vita di Jessy continua a scorrere con monotonia, mentre ci dimentichiamo del suo progetto scolastico. Intanto grazie alla maliziosa Amy, inizia timidamente a mettere in atto i suoi desideri nascosti. Tra genitori un po’ stralunati e anticonvenzionali e lunghi pomeriggi di noia, arriva il giorno in cui il docente riconsegna in classe i lavori fotografici dei ragazzi. L’attesa di Jessy, così come quella degli spettatori viene delusa, riceve inaspettatamente una “F”. Evidentemente il suo professore si aspettava qualcosa di più profondo. Ma cosa poteva rappresentare in un solo scatto, tutto il turbinio di pensieri e fantasie di un tredicenne, se non un provocante nudo di donna?


CAST & CREDITS

(Amy George) Regia: Yonah Lewis, Calvin Thomas; sceneggiatura: Yonah Lewis, Calvin Thomas; fotografia: Yonah Lewis, Calvin Thomas; montaggio: Yonah Lewis, Calvin Thomas; musica: Lev Lewis; scenografia: Andrea Leigh Pelletier; interpreti: Gabriel del Castillo Mullally (Jesse), Claudia Dey (Sabi), Don Kerr (Tim); produzione: C&Y; origine: Canada; durata: 95’.


Enregistrer au format PDF