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Art from a changing Arctic - Roma 2009 - Occhio sul mondo

Pubblicato il 21 ottobre 2009 da Donato Guida


Art from a changing Arctic - Roma 2009 - Occhio sul mondo

È il 2005 quando David Buckland decide di invitare artisti e scienziati a seguirlo nella spedizione Cape Farewell (fondazione che li accompagna nell’Artico), al fine di utilizzare arte e scienza per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave cambio climatico che il mondo sta subendo.

I luoghi che si estendono sotto gli occhi dei protagonisti (e, di conseguenza, degli stessi spettatori) sono immensamente meravigliosi: terre desolate, deserti di ghiaccio, colori sensazionali.

Le sensazioni dell’artista che contempla i paesaggi mozzafiato che la natura offre si uniscono, però, alla consapevolezza dello scienziato che ammonisce ed informa al tempo stesso sui pericoli del surriscaldamento globale che potrebbe portare alla sparizione dei ghiacciai in meno di 60 anni.
Ecco allora che la scultura, la fotografia, la musica, il cinema, la letteratura si fondono con i quattro elementi della natura, si mischiano ad essi per poter creare delle significative opere capaci di sensibilizzare l’animo umano: e sullo schermo osserviamo il lavoro di scultori capaci di realizzare un uomo di ghiaccio, o artisti della video-arte che utilizzano i ghiacciai come schermo sul quale proiettare (per fissarle per sempre nella memoria) parole significative, o ancora musicisti capaci di suonare utilizzando la forza del vento o delle onde marine.

Lo scopo dell’arte è sempre stato quello di sensibilizzare l’animo umano, e anche in questo caso cerca di farlo, fissando la propria attenzione su di uno dei più grandi problemi naturali che stiamo vivendo.

Il risultato è visivamente favoloso, ma anche capace di far sorgere nello spettatore una duplice sensazione: la vertigine per l’esplorazione di territori quasi del tutto vergini e l’impressione di uno sconfinamento dell’uomo all’interno di paesaggi dominati da un senso di mistica perfezione.

Art from a changing Arctic si potrebbe definire una sorta di documentario “didattico” anche se assolutamente non noioso grazie ai “giochi artistici” che si creano durante i 60 minuti della proiezione; eppure, scherzando, fa capire una cosa molta importante: il pericolo è dietro l’angolo e, nell’osservare ghiacciai di decine di metri sgretolarsi rumorosamente nell’acqua a causa del surriscaldamento, la sensibilizzazione da parte dell’arte può sicuramente servire a tutti noi. Un film, a dirla tutta, potente dal punto di vista visivo. Quasi herzogghiano.


CAST & CREDITS

Regia : David Hinton ; interpreti : Heather Ackroyd, Dan Harvey, Ian McEwan, David Buckland, Siobhan Davies, Gautier Deblonde, Antony Gormley, Alex Hartley, Michèle Noach, Rachel Whiteread ; produzione : BBC ; genere : Documentario ; origine : Gran Bretagna 2006 ; durata : 60’



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