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Basta un Niente

Pubblicato il 29 luglio 2007 da Gaetano Maiorino


Basta un Niente

La commedia di questi ultimi anni in Italia, non ha proposto grandi novità: tra cinepanettoni, manuali e realtà alto borghesi di ispirazione editoriale, si ripropongono di continuo storie molto simili tra loro, trainate dai divi del momento e dal forte battage pubblicitario. La visibilità di opere piccole come Basta un niente, opera prima di Ivan Polidoro, è relegata a pochissimi passaggi in sala in periodi proibitivi: eppure per chi ama il cinema come mezzo di evasione, lavori come questo sono probabilmente un ottimo intrattenimento, un’occasione in più per farsi quattro risate in tranquillità.

Un postino, il custode di un cimitero e l’autista di un carro funebre si trasformano in un trio di improbabili rapinatori per dare una svolta alla propria monotona vita. Il soggetto di Basta un niente si può riassumere in queste poche righe. Di sicuro non una trama particolarmente originale, i perdenti che cercano il colpo grosso hanno dato vita alla commedia all’italiana già nel 1958, ma a rendere molto piacevole questa leggera opera napoletana, è il tocco lieve e un po’ trasognato con cui viene raccontata. Tra problemi familiari, velleità artistiche e grotteschi malintesi, i tre protagonisti si troveranno addirittura a confrontarsi con dei gangster. Far ridere non è mai facile, ma tanta ironia, la comicità immediata dei volti di Gianfelice Imparato e Mimmo Esposito, un’ottima scrittura, fanno di Basta un niente un esordio davvero interessante.
Ma a dare qualcosa in più a questo film è di sicuro Gianni Ferreri, caratterista partenopeo che continua a interpretare personaggi surreali con il suo inconfondibile volto buffo e un po’ sofferente, con la sua faccia “malincomica”, memorabile in Incantesimo napoletano, che trascina il resto del cast nelle gag più riuscite.
Nessuna ricerca di una morale, nessun tentativo di fare intellettualismi, semplice svago, puro divertimento.

Leggi l’intervista a Ivan Polidoro


Regia: Ivan Polidoro; soggetto e sceneggiatura: Ivan Polidoro; fotografia: Giovanni Battista Marras; montaggio: Alberto Lardani; musiche: Stefano Fondi; scenografia: Elizabeth Bogdanova Ferrara; costumi: Chiara Ferrantini; interpreti: Gianni Ferreri (Rosario), Gianfelice Imparato (Ivo), Lorenza Indovina (Patrizia); produzione: Movie Factory e Rai Cinema; origine: Italia 2005; durata: 84’.


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