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Berlinale - Previsioni premi

Pubblicato il 18 febbraio 2017 da Matteo Galli


Berlinale - Previsioni premi

Lo si è detto a più riprese, è stata un’annata particolarmente felice quella del 2017 a Berlino. Li abbiamo visti tutti, tranne uno, i 18 film in concorso (manca il film di Sabu, lo recuperiamo domani, se la Giuria lo proclama vincitore, abbiamo avuto sfortuna).
All’Orso d’Oro potrebbero aspirare - dei 17 film visti - almeno nove, cioè più della metà, e nessuno si scandalizzerebbe. Di questi nove: azzardiamo la previsione che non vincerà
Călin Peter Netzer (Ana, mon amour) perché ha già vinto, non vincerà Andres Veiel (Beuys) perché l’anno scorso ha vinto un documentario, non vincerà Sebastian Lélio (Una mujer fantástica) perché, per molti, Gloria era meglio, non vincerà Liu Juan (Have a Nice Day) perché a Berlino non fanno vincere un film di animazione, non vincerà Sally Potter (The Party, perché troppo teatrale-tradizionale, non vincerà il film portoghese-brasiliano di Marcelo Gomes (Joaquim), molto corretto sul piano politico, ben girato, ma la sceneggiatura traballa. Se la giocano in tre, secondo noi: il film ungherese di Ildiko Enyedi (On Body and Soul), l’unico film africano, quello di Alain Gomis (Félicité), il film finlandese di Aki Kaurismäki (The Other Side of Hope). Uno di questi vincerà – pensiamo Kaurismäki -, e un altro prenderà il premio della Giuria (Gomis). Se invece vince uno degli altri, ci siamo sbagliati.
Sul premio Bauer ci siamo già espressi, il film d’animazione cinese. La fotografia potrebbe, di nuovo, toccare al film di Gomis, alla direttrice Céline Bozon. Attrici brave tantissime: Véro Tshanda Beya (Félicité), Agnieszka Mandat, la protagonista del film polacco Spoor, ma anche l’attrice ungherese Alexandra Borbély di On Body and Soul, se poi si vuol fare un atto politicamente vincente si potrebbe premiare Daniela Vega, la protagonista di Una mujer fantastica. Fra i maschi si va sul sicuro con Stellan Skarsgård, il protagonista di Return to Montauk, oppure ci sarebbe, restando a nord, Sakari Kuosmanen, il protagonista del film di Kaurismäki oppure anche l’attore ungherese Géza Morcsányi. Se poi si vuol mettere d’accordo tutti: l’intero cast di The Party.


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