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Cannes 2004 - Whisky

Pubblicato il 11 maggio 2004 da Giovanni Spagnoletti


Cannes 2004 - Whisky

Qualche anno fa, in uno “scarcagnato” Concorso del Festival di Rotterdam 2001, si era fatto notare, nella mediocrità generale, 25 Watts, un’opera prima in bianco&nero di una qualche originalità, diretta dalla coppia di registi uruguaiani Juan-Pablo Rebella et Pablo Stoll. Da quel debutto ancora acerbo e di maniera, un bel salto di qualità si è fatto con questo secondo film, Whisky, uno dei lavori più interessanti e piacevoli passati al “Certain Regard” che si presenta, a tutto tondo, come opera intelligente e già pienamente matura. Siamo a Montevideo in una fabbrica di calzini parecchio obsoleta (ed usiamo un eufemismo!) che continua ad essere condotta stancamente da Jacobo, un anziano e burbero scapolo, a cui la vita non sembra riservare nient’altro che delusioni e una vita meschina. Al suo fianco, a tenere in piedi l’ingestibile baracca, c’è Marta, la sua fedele assistente, che da sempre sembra essere innamorata del maturo padrone, senza che lui le presti mai un attimo d’affetto o d’attenzione. Ad interrompere questa situazione stagnante, mostrata dalla regia nella sua squallida ripetitività quotidiana, giunge la notizia dell’imminente arrivo, dopo molti anni d’assenza, dell’odiato fratello Herman, anch’esso possessore di una fabbrica tessile che ha fatto fortuna all’estero. L’evento fa scattare nell’orgoglioso Jacobo uno spirito di rivalsa che lo porta a cercare di nascondere al fratello il fallimento e lo squallore della sua esistenza: Marta diventerà allora, per finta, sua moglie (ma con conseguenze imprevedibili...) mentre l’uomo troverà ogni scusa possibile per impedire a Herman di vedere la sua azienda in rovina. Da questo spunto grottesco nasce allora una lieve e soave commedia sulla solidarietà umana e sui tic della vecchiaia che tiene avvinto lo spettatore, in modo originale, per una buona ora e mezza. Film di scarsi dialoghi ma di eloquenti situazioni, Whisky mostra grande originalità di scrittura e un uso esemplare, apparentemente minimale ma efficace, di tutti i mezzi del cinema, a partire dalla recitazione del terzetto protagonista. C’è soltanto da augurarsi che qualcuno in Italia si accorga di questa piccola ma sapida “operetta morale” e che la acquisti per distribuirla nel nostro paese.

[maggio 2004]


CAST & CREDITS

regia: Juan-Pablo Rebella, Pablo Stoll sceneggiatura: Juan-Pablo Rebella, Pablo Stoll montaggio: Fernando Epstein interpreti: Andrés Azos, Jorge Bolani, Daniel Hendler, Ana Katz, Mirella Pasqual produzione: Ctrl Z Films origine: Uruguay 2003 durata: 95’

Premio per uno sguardo originale Premio Fipresci (stampa internazionale )


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