X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Cannes 2010 - Les Amours imaginaires - Un Certain Regard

Pubblicato il 17 maggio 2010 da Salvatore Salviano Miceli


Cannes 2010 - Les Amours imaginaires - Un Certain Regard

Con J’ai tuè ma mére, opera prima presentata alla Quinzaine des Realisateurs, l’anno scorso Xavier Dolan sorprese tutti, ottenendo strameritati consensi di critica. Quel film non solo prometteva bene, ma ci regalava un autore inaspettatamente già maturo, nonostante la giovanissima età, un filmaker totale, capace di firmare regia e montaggio e di essere contemporaneamente interprete principale. Quel film era una commedia dolceamara, con una tristezza sotterranea esorcizzata da un’ironia elegante, intelligente, cattiva, che mostrava con classe e rara creatività il difficile rapporto tra una madre ed il figlio che scopriva la sua omosessualità. Così Dolan si proponeva al mondo come uno dei maggiori talenti cinematografici del momento.
E’ per questo che il Festival di Cannes non poteva perdersi il suo ritorno dietro la macchina da presa. E così Les Amours Imaginaires arriva sulla Croisette nella sezione ufficiale dell’Un Certain Regard portandosi dietro tante aspettative da parte di pubblico e critica. Aspettative fortunatamente soddisfatte alla grande. L’opera seconda del ventitréenne regista canadese è una perla di poesia e cinefilia, inventiva. Un film sull’amore e sulla sua irrazionalità, sulla spontaneità dei sentimenti, sulla stranezza della vita che a volte nasconde sorprese e situazioni inaspettate.
Dolan racconta un ménage a trois platonico tra i due migliori amici Marie e Francis, lei tipa anni ’60 dall’abbigliamento vintage, lui gay dichiarato, e Nicolas, ragazzo dal fascino particolare e dalle tendenze sessuali incerte. Tra gelosie, baci mancati, speranze disilluse, lettere d’amore, dichiarazioni tardive, tanto alcool e soprattutto tanta nicotina, l’autore costruisce un teen movie innovativo e ipnotizzante, che travalica la banalità dei topoi del genere sfruttandoli per un discorso che va nella profondità delle singole psicologie per poi giungere ad un ritratto universale di quella bellissima bestia chiamata amore.
Cadenzato da continui inserti in cui alcuni giovani, estranei alla linea narrativa principale, raccontano in macchina le loro esperienze sentimentali finite male, il film si presenta come un’opera pop art, ipercolorata e dal sapore nostalgico, che mitizza il cinema classico americano e la Nouvelle Vague, scomponendoli, omaggiandoli e rielaborandoli in maniera del tutto personale. Dolan dà ritmo alle sequenze giocando col montaggio, affascina sospendendo spesso la narrazione per trasformare le inquadrature in rappresentazioni iconiche e quasi sacrali, coinvolge con un uso accattivante della colonna sonora (la canzone più utilizzata è Bang Bang cantata da Dalida), diverte grazie a dialoghi taglienti e situazioni improbabili. A volte esagera e dosa male la sua straripante creatività visiva e narrativa, ma si tratta di comprensibili peccati di inesperienza e di sfrontatezza giovanile.
Les Amours Imaginaires non avrebbe affatto sfigurato nel concorso ufficiale. E’ il film che consacra definitivamente Dolan come autore, come artista completo, come straordinario talento dello spettacolo. Un film che ci consegna emozioni, che ci fa sognare e che ci fa ancora credere nella magia del cinema.


CAST & CREDITS

(Les Amours Imaginaires) Regia: Xavier Dolan; sceneggiatura: Xavier Dolan; fotografia: Stéphanie Weber Biron; montaggio: Xavier Dolan; suono: Francois Grenon; interpreti: Xavier Dolan, Niels Schneider, Moni Chokri; produzione: Mifilifilms; distribuzione: MK2; origine: Canada; durata: 102’.


Enregistrer au format PDF