X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Cannes 2010 - Over Your Cities Grass Will Grow - Fuori Concorso

Pubblicato il 20 maggio 2010 da Salvatore Salviano Miceli


Cannes 2010 - Over Your Cities Grass Will Grow - Fuori Concorso

La famiglia Fiennes non si chiude con gli attori Ralph, Joseph e la regista Martha. A completare il quadro c’è Sophie, semisconosciuta documentarista che, dopo tanti lavori, è finalmente arrivata alla ribalta dei riflettori grazie alla selezione di Over Your Cities Grass Will Grow, sua ultima fatica, al Festival di Cannes.
Inserita nella sezione Séances Spéciales, la quinta opera della Fiennes sprigiona un grande talento visivo, una spiccata abilità nella costruzione dell’immagine, ma allo stesso tempo un basso senso dello spettacolo. Se infatti il film, soprattutto nella prima parte e nell’ultima, riesce ad ipnotizzare lo sguardo dello spettatore con inquadrature suggestive, pecca purtroppo di un eccesso di ridondanza e di una regia che non riesce a dare compattezza al discorso filmico.
Over Your Cities Grass Will Grow è un documentario sulla figura di Anselm Kiefer, poliedrico artista tedesco, che nel ’93 ha lasciato la Germania per trasferirsi a Barjac, sperduto e quasi desertico paese del Sud della Francia. L’artista ha fatto del paese la sua “bottega”, il luogo in cui costruire e creare le sue mastodontiche opere architettoniche postmoderne, i suoi dipinti dal tratto caotico e dall’essenza astratta, le sue sculture. Per il suo lavoro creativo Kiefer utilizza xilografie, disegni, materiali di tutti i generi. Modifica la realtà, la funzionalità dei luoghi, rende arte la materia. Dal 2000 ha cominciato a costruire una serie di elaborate installazioni, compresi 48 edifici di varia grandezza, un labirinto di tunnel, ponti, laghi e torri.
Sophie Fiennes tenta di scavare nel suo universo astratto, nella sua ispirazione; cerca di trovare il senso più profondo dell’arte di Kiefer. E lo fa prima immergendo la macchina da presa nelle sue opere, perdendosi nei suoi tunnel sotterranei, contemplando i dipinti, i giochi di luce, i gesti artistici; poi lasciando la parola allo stesso Kiefer che, intervistato da un giornalista, spiega – anche con un po’ di presunzione – il significato dei suoi lavori; e alla fine, tornando nuovamente sulle opere stesse, in un atto nuovamente contemplativo ma diverso, perché concettualmente e semanticamente più ricco.
Questa struttura a parentesi, in cui i due momenti che riportano visivamente sullo schermo l’arte di Kiefer abbracciano la parte centrale in cui lo stesso artista parla di sé e del suo processo creativo, funziona benissimo da un punto di vista dialettico tesi-antitesi-sintesi, ma non può ottenere lo stesso risultato da un punto di vista narrativo e spettacolare. Appare troppo secco il passaggio dal silenzio dell’incipit e del finale (entrambi comunque troppo lunghi e ripetitivi) con la verbosità del cuore del racconto. In più, la Fiennes non riesce a infondere ritmo alla narrazione, con una regia che ritorna sempre su stessa e che rende piatto l’intero impianto filmico. Restano le immagini suggestive delle istallazioni di Kiefer, resta il piacere delle sue riflessioni. Ma di cinema resta poco o niente.


CAST & CREDITS

(Over Your Cities Grass Will Grow) Regia: Sophie Fiennes; sceneggiatura: Sophie Fiennes; fotografia: Remko Schnorr, Sophie Fiennes; montaggio: Ethel Sheperd; suono: Bram Boers, Ranko Paukovic; interpreti: Anselm Kiefer; produzione: Amoeba Films/Sciapode, Kasander; origine: Gran Bretagna; durata: 105’.


Enregistrer au format PDF