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Cannes 2010 - Tamara Drewe - Fuori Concorso

Pubblicato il 18 maggio 2010 da Salvatore Salviano Miceli


Cannes 2010 - Tamara Drewe - Fuori Concorso

Ewedon è un piccolo villaggio nell’entroterra inglese. Li, luogo di campagna e di meditazione, presso la Hardiments “writers” retreat, si reca una moltitudine di scrittori per rigenerarsi e completare la propria opera. Tamara torna nel paese che l’ha vista nascere e crescere, alla morte della madre, dopo essere diventata una giornalista famosa a Londra. Il suo arrivo scatenerà una serie di reazioni a catena che finiranno per fare implodere la tranquillità del villaggio costringendo a fare venire fuori tutto il substrato di ipocrisia e di menzogne tipico della media borghesia britannica.
Basato sul graphic novel omonimo di Posy Simmond, Tamara Drewe, purtroppo fuori dalla competizione ufficiale, ci riconsegna lo Stephen Frears di The Queen, Chéri e Mrs. Henederson presenta, sarcastico ed ironico, ma questa volta ai giorni nostri. Il film, perfettamente riuscito, pone ancora in evidenza la capacità di Frears di muoversi tra tanti personaggi riuscendo a dare compattezza alle tante storie che si sovrappongono. Diverte Tamara Drewe. Lo fa grazie ad una ottima sceneggiatura firmata da Moira Buffini ed al grande ed originale lavoro di trasposizione fatto dalle pagine originarie del fumetto.
Come già ricordato, la commedia, che da sentimentale si avvicina ben presto al nero fino a sfociare nel grottesco epilogo, si basa sulle tensioni che la giovane protagonista scatena al suo ritorno a casa. La sua presenza ad Ewedon rappresenta il meccanismo di innesco che pone fine al sottobosco di finte e false verità su cui comodomante i personaggi fondano le proprie relazioni. Il clima è quello tipico del migliore humor britannico.
Battute taglienti si succedono senza soluzione di continuità coinvolgendo nella rete del sarcasmo tutti i caratteri del racconto. Frears detta i tempi con sapienza, attento a non lasciarsi mai troppo trasportare dall’umorismo, rischiando di abbandonare così anche quella carica erotica ed eversiva che riempiva già le pagine del fumetto. Eversiva è proprio il termine adatto per descrivere la naturalezza e la “cattiveria”, sempre necessaria per pellicole del genere, con cui Tamara Drewe si occupa del ceto medio, ne sconfessa vizi (tanti) e virtù (pochine) e lo pone innanzi a quell’insieme di non detti e di segreti su cui, e di cui, spesso si compongono i rapporti interpersonali. Splendida, poi, è la caricatura dei romanzieri. C’è l’accademico insospettabilmente gentile ed umile e lo scrittore di romanzi gialli di successo che si eleva nell’olimpo dei grandi artisti, per poi soccombere proprio per la sua straordinariamente grande autostima. In mezzo aspiranti artisti, femministe incallite, rockstar e “casalinghe disperate”.
Bravo Frears, regista che mostra, come già fatto del resto nella sua lunga carriera, di sapere muoversi su diversi generi e ambienti narrativi. Bravissimo il cast con la sorpresa Gemma Arterton (Tamara) che avevamo già visto nell’ultimo Bond. A noi non resta che godere dello spettacolo e, finalmente, abbandonarci ad un puro ed intelligente divertimento.


CAST & CREDITS

(Tamara Drewe); Regia: Stephen Frears; soggetto: Tratto dall’omonimo graphic novel di Posy Simmond; sceneggiatura: Moira Buffini; fotografia: Ben Davis; montaggio: Mick Audsley; scenografia: Alan Macdonald; interpreti: Gemma Arterton (Tamara Drewe), Roger Allarm (Nicholas Hardiment), Bill Camp (Glen Mccreavy), Dominic Cooper (Ben Sergeant), Luke Evans (Andy Cobb), Tamsin Greig (Beth Hardiment); produzione: Ruby Films; distribuzione: Diaphana distribution; origine: Inghilterra; durata: 109’;


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