Cannes 2015 - Le Tout nouveau testament - Quinzaine des réalisateurs

Ne Le Tout nouveau testament di Jaco Van Dormael Dio è un maiale dalle vesti di Benoît Poelwoorde. Urla, si strafoga di cibo, tratta come delle bestie sia la moglie sia la figlia che batte con la cintura appena lei compie qualcosa che non gli piace. Sta tutto il tempo in una stanza piena di schedari, cassetti raffinati che formano le mura, ed ha un rapporto privilegiato esclusivamente con il suo computer. Uno schifoso, un uomo da non frequentare. Ma ad un certo punto la figlia Ea, bambina irrequieta e in conflitto generazionale con il padre, decide di ribellarsi. Trova un passaggio verso il mondo reale tramite il cestello della lavatrice su consiglio di suo fratello JC, iniziali di Gesù Cristo, fratello già riuscito a scappare alla famiglia e di cui non si parla mai ma a cui la madre apparecchia sempre il posto a tavola, non si sa mia. Prima di fuggire Ea accede al computer del padre e innesca un meccanismo per cui tutti gli uomini della terra tramite cellulare vengono a conoscenza della data del loro decesso. Queste le spiritose premesse per un film leggero, con pretese sarcastiche mal riposte, pieno di trovatine visive e di una sceneggiatura su misura per sorprendere lo spettatore, senza riuscirci tanto. Tanto manierismo, tanta speranza, tanto ottimismo da diventare smielato, il film non vola, non suscita empatia, ricatta nella ricerca continua della commozione dello spettatore, spesso inutilmente. Sulle orme 15 anni dopo di Amelie, o piuttosto nella speranza di riuscire a ricalcare le orme del suo magnifico Totos le heros del 1991, Jaco si perde in una favola con velleità tecnologiche e futuristiche cadendo nella trappola del visto e dell’ovvio. Il pubblico in sala ride e si sganascia davanti a Catherine Deneuve che ama e va a letto con un gorilla in carne ossa e peli, ma queste ideuzze grottesche e surreali da un punto di vista visivo e immaginario, ma povere di contenuti, lasciano perplessi e delusi, con la bocca amara.
(Le Tout Nouveau Testament); Regia: Jaco Van Dormael; sceneggiatura: Thomas Gunzig, Jaco Van Dormael; fotografia: Christophe Beaucarne; montaggio: Hervé de Luze; interpreti: Catherine Deneuve, Benoît Poelvoorde, Yolande Moreau; produzione: Juliette Films, Caviar Films, Climax Films, Terra Incognita Films, Après le Déluge; origine: Belgio, 2014; durata: 112’
