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Cannes 69 - Loving - Concorso

Pubblicato il 19 maggio 2016 da Fabiana Sargentini

VOTO:

Cannes 69 - Loving - Concorso

Trama basata sulla storia vera di una coppia mista composta da Mildred (Ruth Negga), detta Brindille, e Richard Loving (Joël Edgerton), nell’America del 1958, che si amano a dispetto del colore della pelle. L’uomo è un operaio bianco, carpentiere ben integrato nella comunità nera di un piccolo paese della Virginia. Nei primi minuti vediamo la coppia farsi confessioni reciproche in un campo: lei tremebonda gli comunica di essere incinta, lui è felice a suo modo, in maniera implosa, senza esitare le chiede di sposarla. Il matrimonio ha luogo in Columbia, stato in cui la legge ammette i matrimoni misti, ma quando i due tornano a casa presto si scontrano con l’opposizione della polizia che fa irruzione durante la notte e trascina i due in cella. La mattina dopo l’uomo viene rilasciato sotto cauzione, mentre Mildred in stato di avanzata gravidanza viene trattenuta fino al processo. La detenzione di Mildred si conclude con una sentenza del tribunale che lascia ai due sposi illegali due possibilità: abbandonare la Virginia restando sposati o restare sciogliendo il vincolo matrimoniale. In più non potranno tornare dai loro cari e in quei luoghi, insieme, per venticinque anni. Chinano la testa, traslocano, il bambino che deve nascere non lascia loro alternative. Ma, in prossimità del parto, la donna pretende che a far nascere il figlio sia sua suocera, la madre di Richard, che di mestiere fa la levatrice. Con una fuga notturna raggiungono la casa materna ma, la mattina dopo la nascita di un bel bambino, la neo famiglia viene nuovamente processata. Il film segue le alternate vicende di un matrimonio ostacolato dall’esterno ma assai solido alla base: inseguimenti, irruzioni, persecuzioni, minacce sul lavoro. La città dove si sono trasferiti non piace a Mildred: quando uno dei suoi tre figli viene investito da una macchina senza, fortunatamente, riportare grosse ferite, decide che è arrivato il tempo di ritornare in campagna, a ogni costo. La tenacia della donna e la vigorosa intransigenza nel sostenerla di Richard li faranno arrivare in Corte Suprema nel 1967, a controvertire le leggi della costituzione americana. La vicenda ha un happy ending conosciuto, essendo una esemplare storia vera, ma il cartello finale racconta allo spettatore che, solo cinque anni dopo aver ottenuto libertà per la loro relazione, Richard muore ammazzato in un incidente da un automobilista ubriaco. La vedova Loving, che lo aveva amato così intensamente (un cognome destinato all’amore), dichiarò ad un intervistatore, nel 2008, molti anni dopo il decesso del coniuge, che ancora gli mancava la sua cura. Film di poche parole, significativi atteggiamenti tra i personaggi, cameo di XX nel ruolo del poliziotto cattivo e di XX del fotografo di Life.
Un po’ suspence, un po’ melò, una regia che resta sempre sostenuta, non sbavata, non incline ai lacrimoni facili, addosso ai personaggi, ai fatti, alla recitazione, vera e di intesa, soprattutto nel ruolo del marito, un intenso Joël Edgerton, biondo dal sangue nero, pentola bollente all’interno, calma ghiacciata fuori.


CAST & CREDITS

(Loving); Regia: Jeff Nichols; sceneggiatura: Jeff Nichols; fotografia: Adam Stone; montaggio: Julie Monroe; musica: David Wingo; interpreti: Joël Edgerton, Ruth Negga, Marton Csokas, Nick Kroll; produzione: Big beach, Raindog Films; distribuzione: Mars Films; origine: Stati Uniti, 2016; durata: 122’.


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