La vera rivoluzione risiede nella moltitudine, nel passaggio dall’ uno ai tanti, dal solista al Choros.
Al centro di Choros, cortometraggio di Michael Lagan e Tera Maher, c’è il corpo umano, ovvero quel capolavoro naturale che, grazie alla danza, ripresa con la tecnica della cronofotografia, tecnica inventata nel XIX secolo da Etienne Jules Marey e Eadweard Muybridge, è in grado di moltiplicarsi e assumere forme di incomprensibile bellezza, forme animali e naturali. Una giovane donna al centro di una stanza buia si muove con leggerezza ed eleganza, i suoi movimenti si moltiplicano numerose volte, dando un’impressione di infinito movimento, come se il corpo della donna si trasformasse in quello di una farfalla o di un vortice irresistibile di Bellezza.
L’essere umano viene presentato come un complesso ed infinito movimento, ricco di sfumature, ripetizioni, precisione, capace di raggiungere straordinarie forme ed impossibili suggestioni. La musica minimalista, anch’essa fatta di infinite micro ripetizioni, del compositore americano Steve Reich, accompagna i movimenti della giovane donna, ora segregata in una stanza buia, ora immersa nella natura, alla luce di un sole calante di Malickiana memoria.
La performance di Michael Langan e Tera Maher, anche danzatrice in Choros, ci presenta una donna che in un unico movimento è in grado di generare infinite rivoluzioni, ovvero improvvisi e profondi mutamenti, passaggi dallo stato di immobile unicità a quello di vorticoso ed irreversibile movimento. Un gesto rivoluzionario, come la danza, come l’arte, come tutto ciò che rigenera il Mondo.

Tweeting: Una performance di rara bellezza, coinvolgente e capace in soli 13 minuti di affascinare e rigenerare.

Where to: Al link: http://www.shortoftheweek.com/2013/...