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Concorso internazionale - A Última Vez Que Vi Macau

Pubblicato il 10 agosto 2012 da Fabiana Proietti

VOTO:

Concorso internazionale - A Última Vez Que Vi Macau

Ricorda la quest del protagonista di Notturno indiano di Antonio Tabucchi A Última Vez Que Vi Macau di João Rui Guerra da Mata e João Pedro Rodrigues. Come nel romanzo dello scrittore italiano, non a caso uno dei piu’ appassionati conoscitori della cultura portoghese, il ritorno a Macao dello stesso Guerra da Mata sulle tracce dell’amica Candy, diventa viaggio interiore alla scoperta di sé, del proprio passato.

E tanta è la soggettività che permea il racconto che i due autori decidono di percorrerlo lasciando aderire il proprio sguardo a quello della macchina da presa, realizzando uno dei pochissimi film interamente in soggettiva (c’era stato l’esperimento di Robert Montgomery con il chandleriano Lady in the Lake nel ’46) della storia del cinema. Procedimento rischioso proprio perché in mancanza di un volto su cui appoggiare le proprie emozioni, difficilmente scatta un’identificazione del pubblico con la storia.

Ed è anche in virtu’ del rischio corso che l’operazione di A Última Vez Que Vi Macau risulta fascinosamente retro’ e felicemente snob, capace di raddoppiare la posta e affiancare alla scelta della soggettiva inquadrature quasi sempre fisse, che vanno a comporre un album fotografico di Macao, filtrato dallo sguardo introspettivo del protagonista e dal suo commento in voice over, lento, ipnotico. Un flusso di coscienza innestato sulle immagini di una città caotica, tentacolare, colta nei suoi momenti privati, come fosse una donna misteriosa e sfuggente. Come Candy, l’amica ricercata per tutto il film e di cui assisteremo alla morte in fuori campo, per metonimie. Uno sparo, il tonfo di un corpo gettato in acqua, una scarpa col tacco che rimane sull’asfalto.

La Macao di João Rui Guerra da Mata e João Pedro Rodrigues ha il fascino della Hong Kong di Wong Kar Wai, solo piu’ malato, suadente, intriso delle atmosfere noir che la trama, quasi pretestuosa ma a suo modo avvincente, sollecita. Omaggiando ovviamente, con immancabile cinefilia, Macao di Von Sternberg e le sue eroine sensuali attraverso l’unico inserto musicale del film, la canzone cantata da Jane Russell. Sicuramente uno dei punti forti del Concorso internazionale.


CAST & CREDITS

Regia, sceneggiatura e fotografia: João Rui Guerra da Mata, João Pedro Rodrigues; montaggio: João Rui Guerra da Mata, Raphaël Lefèvre, João Pedro Rodrigues; musica: Nuno Carvalho ; interpreti: João Rui Guerra da Mata, João Pedro Rodrigues, Cindy Scrash; produzione: Blackmaria, Epicentre Films; origine: Portogallo, Francia, 2012; durata: 82’


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