Lunedì 30 ottobre si è svolta presso il cinema Farnese la conferenza stampa del film La vera leggenda di Tony Vilar, cui hanno preso parte il regista Giuseppe Gagliardi, il protagonista cantautore Peppe Voltarelli, il distributore Giovanni Tamberi e, direttamente dagli USA, Tony Vilar in persona.

I personaggi del film sono reali o immaginari?

G. Abbiamo cercato di confondere le idee. Per la maggior parte si tratta di personaggi reali, gli altri sono attori italiani venuti in USA per girare il film.

La storia di Vilar è tutta vera?

G. Si è tutto vero. Tony era un personaggio che il sabato sera teneva tutti incollati al televisore perché conduceva un programma dal ’59 al ’65.

Che impressione le ha fatto incontrare queste persone che dopo trent’anni dal suo ritiro dalle scene volevano fare un film su di lei?

V. Inizialmente non volevo farlo, poi ho cambiato idea. Tornare in Italia è stato molto emozionante.

Ha avuto proposte per ricominciare a fare il cantante?

V. Ho avuto diverse proposte, ma per ora sono solo dei progetti.

Vilar, non ha mai più cantato?

V. No, solo in privato.

La scelta di girare in digitale è stata dettata unicamente da fattori economici?

G. Si, essenzialmente da fattori economici. Abbiamo utilizzato il Super 16 solo per le parti scritte, il resto è stato girato in digitale.

Quanto è costato il film?

G. Duecentomila euro.

Avete pensato ad un’uscita negli USA? Come potrebbe reagire la Little Italy?

G. Io credo che un progetto del genere potrebbe andare bene soprattutto per gli italiani in America, sarei curioso di vedere le reazioni della comunità della Little Italy di fronte al film. Rai Trade, che si occupa della distribuzione internazionale del film, si sta muovendo in questo senso.

Tony, sarebbe contento se venisse scoperto a New York?

V. Certo, ma ora sono felicissimo di essere in Italia, mi sento a casa mia.

Se dovesse tornare a cantare, che tipo di musica interpreterebbe?

V. Vorrei cantare canzoni nuove, potrei proporre un po’ di tutto.

Quanto spazio è stato lasciato all’improvvisazione in questo film?

G. Nel film ci sono molte parti improvvisate, è stato un film dalla passione genuina.