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Constantine

Pubblicato il 4 marzo 2005 da Armando Chianese


Constantine

Uno dei grandi pregi di questo film, girato da un Francis Lawrence che può vantare nel suo curriculum una fitta serie di regie per videoclip, è la notevole visionarietà, le curatissime scenografie in cui si muove il protagonista, un irriverente Keanu Reeves dai modi chandleriani. Constantine è un opera di genere, riadattata e cucita addosso al suo attore di punta in base al successo della trilogia di Matrix, e per questo soffre di alcuni indelebili difetti dovuti al profilo che gli autori hanno dovuto adottare per Reeves. Ma riuscendo a mescolare l’action movie con i cupi universi noir di Alan Moore, il regista resta sobrio anche davanti alla rappresentazione più feroce dell’Inferno in cui gradualmente il suo eroe si ritroverà a sprofondare. John Constantine è un detective che indaga su casi insoliti, esperto in dèmoni e occulto. Disilluso ma onesto, antipatico ma estremamente professionale, Constantine è in grado di riuscire a vedere e combattere le demoniache presenze che si celano sulla terra sotto mentite spoglie. Lo fa con un savoir faire degno del miglior Marlowe, incurante addirittura di un tumore ai polmoni che lo sta portando lentamente alla morte. Come in Matrix, Keanu Reeves è di nuovo alle prese con ciò che in questo mondo non riusciamo a scorgere, con i segreti più nefasti che affliggono da sempre il genere umano. Essenzialmente diverso dal Constantine dei fumetti, che sembra essere il ritratto del cantante Sting, è impossibile durante gli epici scontri del detective contro le forze del male non ricordarsi della plasticità dei movimenti e della caparbietà di Neo, nella fortunata serie di film dei fratelli Wachowski. Lawrence riesce a dare tono e sagacia all’andamento della pellicola senza però mai spingersi oltre. Senza mai tentare un approccio diverso al film che non sia un repentino e costante uso di una fastidiosa ironia di fondo, cosa che in certi punti penalizza di molto l’intero apparato della sceneggiatura in cui la caratterizzazione dei personaggi, tranne che per il protagonista, non è eccessivamente curata. Un film in definitiva che alza il tiro rispetto ai vari “fumettoni” che mai come in questo momento affollano le sale, forse destinato ad un pubblico più maturo e che sa riconoscere una discreta regia che non si dilegua, una volta tanto, in presenza dei vari effetti speciali.

[marzo 2005]

Regia: Francis Lawrence. Sceneggiatura: Kevin Brodbin e Frank A. Cappello dai fumetti Swamp Thing e Hellblazer di Alan Moore. Fotografia: Philippe Rousselot, Jeff Cutter. Montaggio: Wayne Wahrman. Musica: Kalus Badelt, Brian Tyler. Interpreti: Keanu Reeves, Rachel Weisz, Shia LaBeouf, Djimon Hounsou, Max Baker, Pruitt Taylor Vince. Produzione: Lorenzo DiBonaventura e Akiva Goldsman per Warner Bros. Distribuzione: Warner Bros. Web info: Sito ufficiale

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