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Cops - squadra speciale

Pubblicato il 23 agosto 2002 da Alessandro Izzi


Cops - squadra speciale

Strana cosa la televisione tedesca! Cercando (come quella italiana, del resto) di competere con l’agguerrita produzione americana, essa, da tempo cerca di produrre opere molto diverse tra loro sia per target, sia per resa spettacolare. Tra medici immersi nel verde della foresta nera (con i loro ovvi problemi di cuore) e ispettori di polizia che investigano su intricatissimi casi con un aplomb ed un intuito straordinari, i produttori della Vacchia/Nuova Germania sono riusciti, nel tempo, a disegnare un panorama televisivo piuttosto accattivante e con un discreto potere di vendita. Acquirente privilegiato, in Italia, di questi prodotti, spesso piuttosto dignitosi, è Rai 2 che, da tempo, trasmette, con una certa regolarità, sia telefilm che film per la televisione. Ultimo, in ordine di tempo, è questo Cops che rivela, rispetto a molti programmi analoghi, un’ambizione spettacolare di tutto rispetto supportata, per sua e nostra fortuna, da uno sforzo produttivo di una certa consistenza. Non si tarda molto, vedendo di fila qualche puntata, a rendersi conto che ciò che veramente interessa gli autori della serie non è tanto la trama gialla che sostanzia ogni episodio (siamo, pur sempre, nei riconoscibili territori del poliziesco), quanto, piuttosto, la resa visiva e ritmica delle molte sequenze d’azione che si susseguono, incalzanti, nel racconto. Del resto gli stessi protagonisti della serie (poliziotti di una squadra speciale motorizzata) sono studiati appositamente per garantire sempre, se non altro, delle spericolate sequenze acrobatiche che, con il loro invidiabile senso del movimento, non faticano certo a catturare l’attenzione del pubblico a casa. In questo senso la struttura delle singole puntate segue una logica abbondantemente standardizzata, ma facilmente riconoscibile, atta proprio a dare spazio al numero più alto possibile di sequenze mozzafiato nel ristretto spazio della messa in onda (in genere legata ad una durata di circa 45 minuti). L’incipit dell’episodio contiene, quasi sempre, un inseguimento in moto di discrete proporzioni e della durata di un paio di minuti. In esso si concentrano pochi elementi spettacolari in cui la tensione è garantita, oltre che dal ritmo frenetico del semplice montaggio alternato, anche dalla velocità delle moto in corsa. La regia appare del tutto consapevole della mera funzione introduttiva della sequenza iniziale e, per lo più, limita il suo intervento ad un lavoro sostanzialmente di routine. Ne vengono fuori delle sequenze alquanto veloci, ma, spesso, con difetti abbastanza vistosi di continuity dovuti, presumibilmente alla scarsezza di materiale girato. Nel corso della puntata si susseguono, poi, tutta una seri di piccole scene d’azione, mentre, nello spazio lasciato libero tra un inseguimento e l’altro, si fanno strada a fatica sia la risoluzione della debole trama gialla messa in scena, sia, purtroppo, il tratteggio assai carente della psicologia dei vari protagonisti della serie. Ma è nella sequenza finale che si concentrano tutti gli sforzi degli autori. Tra rocamboleschi inseguimenti nelle strade cittadine, esplosioni spettacolari di interi edifici e quant’altro possa passare per la testa degli sceneggiatori, si consuma quasi sempre una sequenza di indiscutibile fascino formale. Si vede che la produzione ha investito molto denaro per la realizzazione di queste scene e ognuno si adopera a far sì che ogni singolo marco speso faccia bella mostra di sé sulla superficie non certo dorata del piccolo schermo. Il telefilm si rivela, quindi, come una splendida palestra per eventuali registi ansiosi si apprendere le regole della grammatica cinematografica delle scene d’azione, ma esso è anche la finestra aperta sull’abilissimo lavoro di una nutrita schiera di stuntman. Contribuisce al risultato finale la collaborazione alle musiche di un autore di sicuro genio come Hans Zimmer. Spesso la drammaticità di alcuni momenti si deve proprio ai riconoscibilissimi timbri orchestrali di questo compositore premiato con l’Oscar.

Telefilm: COPS - SQUADRA SPECIALE; regia: Sigi Rothemund; interpreti: Matthias Paul (Tom Geiger), Yvonne de Bark (Sunny Labonne), Jens Peter Nünemann (Kai Sturm); messa in onda: Tutti i giovedì alle 20:55 su Rai 2

[agosto 2002]


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