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Crimen Perfecto

Pubblicato il 2 maggio 2005 da Armando Chianese


Crimen Perfecto

Il desiderio ai tempi del consumismo. Il centro commerciale visto come isola di felicità e benessere in cui può accadere di tutto, in cui può realizzarsi anche la storia di un tremendo ricatto d’amore tra lo sciupa femmine di turno e la commessa sfigata. Di questi è di altri temi è fatto Crimen perfecto, un brillante apologo in chiave tragicomica di ciò che possono fare i sentimenti, soprattutto se non sono corrisposti. Il film di Alex de la Iglesia non stupisce per “finezza” o per soluzioni narrative, dando costantemente l’impressione di marciare su registri non originalissimi, ma sicuramente resta una delle commedie più funzionali che è possibile vedere al cinema di questi tempi, e scusate se è poco. In Spagna, in un grande centro commerciale, l’ambizioso capo reparto Rafael è in lizza per un posto di prestigio nel lussuoso “settore uomo” con il più scafato Don Antonio. Durante un acceso alterco quest’ultimo inspiegabilmente muore, mettendo Rafael nell’annosa situazione di dover occultare il cadavere. Unica testimone del fattaccio è la brutta e sfortunata commessa Lourdes, da sempre innamorata di Rafael. La situazione girerà a suo vantaggio tanto che il brutto anatroccolo costringerà il suo Don Giovanni a sposarla sotto ricatto. Ma quando tutto sembrerà andare per il verso giusto, la polizia e l’orgoglio di Rafael complicheranno ancora di più la situazione. Nella parte di Lourdes la brava Mónica Cervera vale il prezzo intero del biglietto. Dotata di una mimica facciale e di un’ espressività degna del migliore Jim Carrie, si destreggia abilmente in una galleria di facce da copertina, sfoggiando un personalissimo stile che la rende la protagonista assoluta della pellicola. Crimen perfecto è anche (e soprattutto) un modo nuovo di vedere la commedia, per la prima volta non interrazziale o parolacciara come da un po’ di tempo se ne producono in Italia o negli States. Certo al regista vanno imputati una serie di svarioni che pregiudicano l’andamento tutto del film, come ad esempio la scelta dell’impomatato Guillermo Toledo, improbabile come latin lover ed incapace di tenere la scena davanti alla scoppiettante Cervera. De la Iglesia, poi, cerca costantemente di creare un clima rarefatto di sentimentalismo, a volte addolcendo eccessivamente il personaggio di Lourdes facendogli così perdere la sua carica. Crimen perfecto, insomma, per quanto non sia eccelso, realizza le aspettative del pubblico, riuscendo a strappare molte risate e anche qualche riflessione. Se una costruzione psicologica dei personaggi c’è, in questo film, è anche essa dosata bene in un buon contesto comico. Non si abbonda in falsi patemi d’animo, non si ha una pesante introspezione delle vite “consumiste” dei protagonisti. Ed è questo il massimo risultato, ma anche il limite, dell’opus numero nove di De la Iglesia.

[maggio 2005]

Regia: Alex de la Iglesia. Sceneggiatura: Alex de la Iglesia e Jorge Guerricaechevarría. fotografia: Josè L. Moreno. montaggio: Alejandro Làzaro. musica: Roque Banos. interpreti: Guillermo Toledo, Mónica Cervera, Luis Varela, Enrique Villén, Fernando Tejero, Javier Gutiérrez, Kira Miró, Rosario Pardo. produzione: Sogecine, Planet Pictures e Panico Films. distribuzione: Nexo. web info: sito ufficiale

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