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Cursed

Pubblicato il 4 aprile 2005 da Armando Chianese


Cursed

Il ritorno dietro la macchina da presa del papà di Freddy Krueger, dopo il deludente capitolo conclusivo della trilogia di Scream, è ancora nel segno dell’horror ma, ahinoi, con la ritrovata figura di Kevin Williamson come ideatore e curatore dello script. E siamo di fronte, dopo l’american gothic (ricordate il romanzo omonimo, del papà di Psycho, Robert Bloch?), al nuovo sottogenere del teen gothic: caratterizzato dallo strapotere, in fase di sceneggiatura, dell’esasperazione dei problemi e delle contorte personalità degli adolescenti americani. Se la stessa trilogia di Scream, o pastrocchi giovanilistici del calibro di The Faculty, So Cosa hai Fatto e Killing Mrs Tingle vi hanno emozionato, ecco a voi il nuovo Cursed - il Maleficio. Ovvero quando Dawson’s Creek e la struttura del serial TV per adolescenti incontrano eccelsi miti northern come l’uomo lupo, la stregoneria e la licantropia. Il fattore denominatore di tutto è l’osannato Williamson, bravo a creare imbarazzanti tensioni psicologiche quando si tratta di patemi esistenziali o piccoli problemi di cuore, grazie ad un uso serrato di roboanti dialoghi e a una congenita malformazione della trama di fondo. Ma inutilmente penoso quando alle prese con le strategie della tensione del climax e delle fasi thrilling della pellicola. Dopo un incidente stradale, i due fratelli Ellie e Jimmy, scoprono di avere dei superpoteri. La cosa si riversa nelle loro monotone vite come una stupefacente novità ed un modo in più per dimenticare i defunti genitori. Ma a lungo andare si rendono conto di aver ereditato un maleficio e che nelle prossime notti di luna piena hanno non poche possibilità di trovarsi trasformati in due famelici licantropi. Per mettere una pezza a questa singolare situazione dovranno “semplicemente” trovare e uccidere la prima persona che è stata vittima del maleficio. Le sorprese, e i lupi, sono dietro l’angolo. Assodato che il teen gothic è una sonora bufala, a un certo punto del film qualcuno in sala inizia a lamentare l’assenza di Buffy, la celebre cacciatrice televisiva di dèmoni e affini. Altri si perdono tra la strana faccia da manga giapponese di Christina Ricci e molti invece sbadigliano. A chi ha amato il magistrale talento visivo dell’autore di Nightmare, Le colline hanno gli occhi e L’ultima casa asSinistra sarà invece d’obbligo una doppia dose di Maalox per la tremenda acidità di stomaco causata dalle manifeste inconcludenze di questo film. Con Cursed il maestro Wes Craven ha fatto non pochi passi indietro. È precisamente tornato al 1978 quando con “l’esorcizzata” Linda Blair girò quel Summer of Fear: giovanilistico e televisivo. Vedere per credere...

[aprile 2005]

Regia: Wes Craven. Sceneggiatura: Kevin Williamson. Interpreti: Christina Ricci, Shannon Elizabeth, Scott Foley, Omar Epps, Kristina Anapau, Scott Baio, James Brolin, Illeana Douglas, Jesse Eisenberg. Fotografia: Robert McLachlan. Montaggio: Patrick Lussier, Lisa Romaniw, Gregg Featherman. Musica: Marco Beltrami. Produzione: Dimension Film e Miramax . Distribuzione: Buena Vista. Durata: 96’. Origine: Usa 2004.

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