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DARK ANGEL

Pubblicato il 19 febbraio 2003 da Alessandro Borri


DARK ANGEL

Tempi difficili per i grandi registi di cinema che si confrontano con la televisione. Robbery Homicide Division, la serie con cui Michael Mann è tornato al piccolo schermo dopo più di un decennio, nonostante i numerosi apprezzamenti ha chiuso dopo una sola stagione. Dark Angel, prodotta da James Cameron per la Fox, ha resistito per due anni (dal 2000 al 2002), e 42 puntate, l’ultima delle quali diretta proprio da Mr. Titanic in persona, al suo esordio nella regia televisiva. Se Mann è ultimamente abbonato ai flop, il fatto che un nome-garanzia come quello di Cameron non sia riuscito a trainare la serie, stupisce alquanto. Eppure Dark Angel porta impresso in modo alquanto evidente il marchio di fabbrica del creatore di Terminator: della sua saga fantascientifica ritiene le atmosfere post-atomiche, che qui - variate nelle forme di una brusca battuta d’arresto tecnologica - hanno fatto parlare non del tutto peregrinamente di prima serie no (o new) global. In effetti nella finta Seattle (i set sono al solito canadesi) futuribile qui messa in scena, si svolge una battaglia anti-sistema che ricorda trasversalmente il movimento sociale che proprio nella città del Nord Ovest ebbe l’esplosivo esordio mediatico. Ma questa atmosfera caotica di lacerazione del tessuto sociale rammenta anche, e soprattutto, quella che dominava nella apocalittica Los Angeles fine-secolo di Strange Days. Allo straordinario frutto della collaborazione tra gli ex coniugi Cameron e Bigelow rimandano i messaggi sovversivi lanciati tramite video lì nei clip dello scomparso Jericho One, qui dall’eminenza grigia Logan/Eyes Only, i cui occhi accusatori scrutano e minacciano i detentori del potere e dell’economia. A Strange Days si ricollega anche il tema della memoria e della donna guerriera, sintetizzati nella figura di Max, protagonista della serie. Come Mace, Max è una fiera, indomita combattente in coreografie che fanno com’è prevedibile largo uso di kung fu e wire work; come Lenny, è una creatura fragile legata indissolubilmente a un trauma passato cui inesorabilmente riconducono i suoi flash coscienziali. Allevata in una scuola di addestramento per guerrieri perfetti, Max consacra la sua vita dopo la fuga alla ricerca del suo artefice e aguzzino, colonnello Lydecker (John Savage) - e questo ci fa tornare la memoria a Blade Runner. Insomma una accorta gestione di materiali di provata efficacia, per un prodotto cui manca forse la carica innovativa di un CSI, ma che non manca riesce a fare spettacolo dicendoci anche qualcosa di non scontato sulla nostra dilaniata contemporaneità.

[febbraio 2003]

Cast & credits:

Ideazione: James Cameron, Charles H. Eglee; interpreti: Jessica Alba, Michael Weatherly, John Savage; produzione: 20th Century Fox Television, Cameron/Eglee Productions; origine: USA 2000-2002.

messa in onda: da martedì 21 gennaio (tutti i martedì); rete: Italia 1; ore: 23:15.


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