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DVD - Andromeda

Pubblicato il 13 febbraio 2010 da Angela Cinicolo


DVD - Andromeda

“Siamo stati congelati nel tempo per un po’ più di trecento anni”: tutto il loro mondo è perduto la speranza dell’astronave vive ancora grazie al suo capitano Dylan Hunt
voice over di Andromeda, stagione uno, episodio uno

Ideata nel 2000 da Gene Roddenberry, il creatore del cult Star Trek, di cui non è difficile riconoscere gli ammirevoli ideali di democrazia e universalismo perseguiti nei meandri dei più impensabili pianeti e in lotta con i suoi perfidi abitanti, Andromeda racconta la terribile guerra del capitano Hunt per rinsaldare la Confederazione che univa i sistemi della Via Lattea, delle Nubi di Magellano e delle due galassie compagne di Andromeda. Ma, a differenza della vicenda del capitano Kirk and company, stavolta lo slancio dell’impresa si dirige verso dimensioni oniriche di ben più largo raggio del solo spazio: la missione viene compiuta tra realtà interdimensionali, ai confini dell’universo, grazie alla lealtà, al rispetto e all’unione.

Il Capitano dell’Alta Guardia Dylan Hunt e la sua nave, la Andromeda Ascendant, sono rimasti intrappolati sull’orizzonte degli eventi di un buco nero dal giorno della storica battaglia che ha segnato la fine dei Nietzschiani e della Confederazione dei Sistemi. Risucchiato da un gap temporale si ritrova secoli dopo di fronte a un’anomala ancora di salvezza, la Eureka Maru, un vascello di mercenari con l’incarico d’impadronirsi di Andromeda. Hunt decide allora di stringere un accordo con i mercenari e inizia allora una nuova missione: mantenersi uniti per lottare contro tutti i nemici comuni, riportare la Confederazione alla sua originaria armonia e restaurare gli equilibri sul filo della pace che ora sembra perduta. La nuova squadra è decisa a tornare indietro per riaccendere la necessaria fiaccola della civiltà.

Se Dylan è il capitano incorruttibile, che non si lascia mai dominare dalla paura, che rincorre la sua speranza di pace, Beka è un’umana che ha sempre vissuto nello spazio, Trance è un’aliena di razza ignota e non identificabile, bizzarra e ingenua, Harper è un ingegnere tutto d’un pezzo dotato di una capacità di memoria inimmaginabile, Tyr è un nietzschiano impareggiabile e senza pari in tutte le galassie. I personaggi sono il punto saldo della serie e anche il suo anello forte in quanto le loro preconfezionate caratteristiche individuali li rendono piacevoli al pubblico: le donne sono tipicamente forti, il protagonista è il leader perfetto che sembra uscito da un classico del western (non a caso inizialmente si scontra con Tyr Anasazi, nome di una tribù di nativi d’America), il coprotagonista è invece il suo alter ego contestatore, Harper è l’anticipatore dei geek delle sci-fi successive. I piccoli eroi di Andromeda e la navicella stessa, dotata di capacità decisionale grazie all’autonomia della sua intelligenza artificiale, hanno contribuito a rendere popolare una serie che spesso, proprio per la sua varietà, ha potuto disorientare gli spettatori abituati ai più semplici canoni televisivi. A interpretare l’uomo d’altri tempi, senza macchia e senza paura, Dylan Hunt, è l’attore Kevin Sorbo, che aveva già prestato il volto al nerboruto Hercules. Il suo nome non è l’unico noto: alla prima stagione partecipano James Marsters, più famoso come il tenebroso Spike di Buffy the Vampire Slayer, Michael Hurst, Iolao in Hercules e Christopher Judge, Teal’C in Stargate SG-1; inequivocabile il volto di Tony Todd (già special appearance in Babylon 5) nella seconda stagione, che vede tra gli altri la partecipazione straordinaria di Jayne Heitmeyer (Renee Palmer di Pianeta Terra: Cronaca di un’invasione) e infine il nome di Don S. Davis (Stargate Sg-1) compare tra i credits dell’ultima stagione, la quinta.

Tra pericolosi attacchi missilistici, viaggi nel passato, incontri e scontri con personaggi robotici e mitologici, rituali di purificazione, conflitti armati in zone desertiche, in regioni aliene e in realtà alternative, l’equipaggio dell’Andromeda dà enormi prove di resistenza e combatte contro rivali di ogni genere trasportandoci in ciascun episodio in un tunnel fantasmagorico. La molteplicità degli universi di fronte ai quali si trovano il protagonista e i suoi compagni, specie nella seconda stagione, quella in cui subiscono radicali cambiamenti e instaurano nuovi legami, riesce sempre a sorprendere lo spettatore per la varietà con cui gli sceneggiatori li hanno configurati: dai personaggi che li popolano, i cui nomi sono spesso palesi citazioni delle più potenti divinità germaniche, agli ambienti che li incorniciano, ai generi cinematografici con cui vengono rappresentati, originali e fantasiose combinazioni di sci-fi e horror, di cyberpunk e splatter, di azione e sentimento. Le precise modalità narrative degli episodi ne rafforzano i contenuti amplificandone il target, individuato inizialmente negli adolescenti, mentre gli effetti speciali, elemento imprescindibile per una serie fantascientifica, deludono quanti legano il nome del creatore al ben più riuscito Star Trek.

Le avventure del capitano, dei suoi uomini e dei suoi alleati sono atti d’esplorazione di pianeti sorprendenti, duelli all’ultimo colpo contro misteriosi nemici indistruttibili, ma a legarli l’uno all’altro è il senso di recupero dei valori che viene chiarito fin dal pilot. Le illusioni in cui precipitano questi tenaci e coraggiosi soldati bianchi sono le stesse che gli esseri umani farebbero bene a serbare: lo scontro di civiltà non conosce divari e distanze spazio-temporali perché “il cuore del viaggio” (titolo della puntata finale) è la pace. Perché quella che l’inganno dell’apparenza potrebbe indurre a considerare l’inizio è solo la fine.

La qualità audio-video

I colori messi in campo nei vari episodi non risentono in generale del processo di digitalizzazione e riescono a mantenere inalterato il contrasto tra le tonalità calde, che caratterizzano i personaggi, e quelle fredde, che invece rappresentano i fondali spaziali, tanto interni quanto esterni. L’incarnato non mostra sbavature nei primi piani e nei piani medi mentre nei piani lunghi le figure risentono di una fastidiosa quadrettatura, visibile soprattutto nei contorni.
L’audio, di qualità media nell’Italiano stereo, presenta una nota dolente se si desidera selezionare la lingua Inglese, di gran lunga preferibile a quella del doppiaggio, che, per quanto ben realizzata, svaluta i toni meno melodiosi, e quindi più adatti, della serie fantascientifica, che risulta legata all’opzione dei sottotitoli in Italiano.

Extra

Molto ricca la sezione dei contenuti speciali, che controbilancia dunque il menu audio: ogni disco (4 per ogni cofanetto) presenta i trailer e le scene tagliate degli episodi. Tra gli altri contenuti: le interviste ai tecnici (art director, truccatori…), agli attori del cast, le gallerie fotografiche e, qui si abbonda per i fan e i pubblivori, i teaser televisivi e i filmati promozionali.


(Andromeda by Gene Roddenberry); Cofanetto da 5 dvd per la prima parte della serie; Regia: A.A. V.V.; interpreti: Kevin Sorbo - Lisa Ryder - Lexa Doig - Laura Bertram - Brent Stait; distribuzione DVD: Mondo Home Enterteinment
formato video: 1.33:1; audio: Dolby Digital 5.1 Italiano, Dolby Stereo 2.0 Italiano e Inglese; sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: 1) Intervista con lo sviluppatore della serie Robert Hewitt Wolfe 2) Intervista con la’attore Kevin Sorbo 3) Intervista con l’attrice Lexa Doig 4) Intervista con l’attore Brent Stait 5) Special sugli effetti visivi 6) Scene tagliate 7) Trailer degli episodi 8) Teaser della serie televisiva 9) Galleria fotografica


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