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DVD - ...e se domani

Pubblicato il 15 febbraio 2011 da Donato Guida


DVD - ...e se domani

A volte la vita non è così bella come uno se l’aspetta; il destino e le regole di convivenza sociale stessi immettono, durante il cammino, degli ostacoli difficili da superare. Ma fattori come l’amore, l’amicizia e la forza di volontà riescono, il più delle volte, a riportare la vita sui binari giusti, anche se gli sbagli si pagano sempre.
È quello che accade a Domenico Rendano (Luca Bizzarri), detto Mimì, protagonista di questo film. L’inizio dell’opera vede Mimì barricato in banca (con tanto di ostaggi) a richiedere uno pseudo-riscatto di 5 milioni di euro. È così che comincia il suo pomeriggio d’un giorno da cani, braccato dalla polizia e da un commissario (ben interpretato da Luigi Maria Burruano) che attendono solo il momento giusto per incastrare un pericoloso criminale armato di pistola e potenziale bomba. Ma Mimì è un uomo semplice e gentile, amante della vita e costretto in questa situazione da un destino che gli è alquanto avverso. In suo aiuto arriva l’amico fidato, nonché suo avvocato, Matteo Cellario (Paolo Kessisoglu): è proprio la voice off di quest’ultimo a narrare, per quasi tutta la durata del film, la storia del suo incontro con l’amico siciliano. Tra i due una grande amicizia nata per caso: in una colorata Bologna, Mimì, esperto in serrature, incontra l’avvocato Matteo; quasi involontariamente pranzano insieme ed è l’inizio di una bella amicizia scandita da pranzi e racconti della vita passata dell’uno e dell’altro. Il più delle volte è Mimì a raccontare: la sua vita ad Avola, il suo trasferimento al nord e, soprattutto, l’amore della sua vita, Caterina, una sua amica delle medie con la quale ha fatto una gita scolastica a Monreale, a 12 anni. Da allora non è più riuscito a togliersela dalla testa; e sempre il destino vuole che i due si debbano incontrare nuovamente: ma, come detto, il destino è spesso amaro. Caterina, che ora si fa chiamare Ketty, si è sposata con un vecchio amico di Mimì, Giovanni, venuto a Bologna per offrire un lavoro al protagonista dell’opera. I due aprono una fabbrica di serrature che si afferma in pochi anni; la base economica è forte, così come quella matrimoniale, e da questa solidità nasce Maria Assunta, figlia di Ketty e Giovanni. A quest’ultimo però viene diagnosticato un cancro e muore lasciando moglie e figlia. Mimì, che continua segretamente ad amare Ketty, decide di aiutare in ogni modo la donna e soprattutto la bambina che, col passare del tempo, vede quasi come una figlia sua. L’impresa di serrature non va più tanto bene dalla morte di uno dei due dirigenti e, pur di realizzare il sogno dell’amata (quello di aprire una boutique), Mimì s’indebita, rilasciando assegni scoperti; l’aiuto che può dare Matteo al suo amico è comunque debole e, in più, Mimì è tartassato da una sadica direttrice di banca che gode nel vederlo soffrire. Finché un giorno, causa un assegno a vuoto di 2500 euro, il giovane siciliano viene smascherato e abbandonato da Ketty che, nel frattempo, aveva imparato ad amarlo, gli si era concessa, ammaliata dalla sua gentilezza e dall’amore che il protagonista prova nei confronti della figlia.
Questa, in breve, la situazione che porta Mimì a chiudersi in banca e richiedere i 5 milioni di euro da lanciare sulla città per rimborsare le persone maltrattate dalle banche. Il film continua fino a portare lo spettatore dinanzi a un doppio finale divertente e, a tratti, commovente.
Giovanni La Pàrola, esordiente dietro la macchina da presa, dirige in maniera egregia questo film tratto dal racconto Il caso Gargano di Armando Cillario, incluso nell’opera Signor Giudice chiuda un occhio e basato su una storia vera; gestisce con cura degli attori che, in ogni caso, si calano perfettamente nei ruoli loro assegnati: Luca e Paolo, già protagonisti di opere come E allora mambo! (1999) e Tandem(2000), entrambi di Lucio Pellegrini, passato nei teatri genovesi e presente da iene, interpretano bene, rispettivamente, Mimì e Matteo; amici indivisibili eppure così diversi: da un lato il siciliano che vive alla giornata, esagerato in tutto ciò che fa, amante della vita, generoso anche se si trova in difficoltà, innamorato alla follia di Ketty, tanto da desiderare di avere un figlio con lei; dall’altro lato l’avvocato, uomo tutto d’un pezzo, calcolatore e molto, molto tirchio; comunque un uomo di cuore, anche se i suoi imperanti tic confermano il suo carattere angosciosamente razionale, tale da portarlo a calcolare perfino il periodo migliore per avere un figlio con la sua amata compagna. Tra loro due spicca Ketty, involontariamente centro nevralgico del film, interpretata dalla bravissima e simpatica Sabrina Impacciatore, romana che, molte volte, si diletta con dei dialetti che non le sono propri, come il siciliano di questo caso o anche il toscano di N. – Io e Napoleone (2006) di Paolo Virzì.
Insomma il film è eccellente, ben calibrato, ottimamente gestito: nello sviluppo dell’opera si attraversano vari generi cinematografici, dalla commedia (all’italiana, se si vuole rimembrare felici ricordi passati) ad una sottile linea di noir, finanche al melanconico dramma; il tutto assortito da una visione grottesca che, basandosi su un destino non sempre gioioso, punta il dito sui grandi difetti umani (efficace, in questo caso, risulta essere la terribile direttrice di banca che, durante la notte di Capodanno, ritroviamo sdraiata su un letto con tre uomini (s)vestiti di attillata pelle nera e tenuti a guinzaglio come il fedele (?) cagnolino che si porta sempre dietro; un gioco sadico che la donna consuma giorno per giorno).
Poche pecche riguardo questo film: la prima è che, ingiustamente, è stata una vera e propria meteora nei cinema; finalmente, però, la disponibilità in DVD permette di recuperare quest’opera, giustamente consigliata da molti.
Un’ultima pecca riguarda proprio il regista: Giovanni La Pàrola pone fine (fino a questo momento) al lavoro di regia con questo suo primo e unico film; peccato, perché ha fatto ben sperare grazie ad una delle piccole boccate d’ossigeno di cui il cinema italiano ha tanto bisogno. Lo si (ri)attende speranzosi. E se domani l’autore riuscisse a bissare questa sua prima opera divertente ma tutt’altro che spensierata?

La qualità audio-video

Nulla da eccepire sulla qualità audio-video: il formato Dolby digitali 5.1 è perfetto per esaltare dei discorsi il più delle volte tutt’altro che banali.

Extra

Al di là del trailer originale del film (oramai presente nella maggior parte dei supporti DVD) e dei ben curati credits, interessanti risultano essere le due interviste: la prima (a Luca e Paolo) è, purtroppo, meno stimolante a causa di domande dirottate lontane dal film stesso, e più incentrate sui precedenti lavori, cinematografici e televisivi, dei due attori; la seconda intervista (al regista La Pàrola e Sabrina Impacciatore) è invece incentrata più sul film di cui si sta trattando ed è interessante ascoltare le parole di un autore alle prese con la sua prima opera cinematografica.


(… e se domani); Regia: Giovanni La Pàrola; interpeti: Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Sabrina Impacciatore, Claudio Gioè, Andrea Marika Siviero, Luigi Maria Burrano; distribuzione DVD: Medusa Home Entertainment;
formato video: Widescreen; audio: italiano Dolby digital 5.1; sottotitoli: italiano per non udenti

Extra: 1) interviste 2) trailer 3) credits


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