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DVD - Lola Montès

Pubblicato il 25 gennaio 2009 da Simone Isola


DVD - Lola Montès

La storia di Lola Montès ha un qualcosa di epico, di monumentale. Una vita densa di avvenimenti, di emozioni, tra ascesa sociale e miseria, potere della seduzione e umiliazione finale. Una figura di grande attualità, in una società dove il successo di un individuo è spesso proporzionale alla mercificazione della propria personalità (se non del proprio corpo). Concetti che negli anni Cinquanta Max Ophuls percepisce già distintamente leggendo le cronache dei giornali, dove compaiono i primi rumors sulle crisi di star apparentemente luminose come Judy Garland o Zsa Zsa Gabor. Nel congedarsi dal cinema, il mastro tedesco affronta una storia esemplare, congeniale al suo studio sull’evoluzione dei destini umani. Il suo stile raffinato e sensuale si esprime per la prima volta nel formato cinemascope e nel colore; le influenze pittoriche e figurative non si contano, anche se il riferimento più chiaro è alle tele di Brueghel.

Lola Montès è una famosa cortigiana dell’Ottocento, che nella sua vita dissoluta arriva ad essere l’amante di regnanti e di personalità influenti. Ma i giochi di potere possono portarti in alto così come spazzarti in un istante; ora Lola si guadagna da vivere in un circo, esposta da un spregiudicato impresario che la presenta al pubblico come un mostro di seduzione e dissolutezza. La sua mercificazione è tale che per un dollaro lo spettatore può farle qualche domanda o baciare la sua mano. Il film prende il via proprio dalla fine di questa parabola, quando la capacità di seduzione della donna diventa fenomeno di baraccone. C’è lo spettacolo grandioso di una vita ripercorsa attraverso flashback e salti temporali, in un susseguirsi di spunti, riflessioni, in un flusso di immagini che richiama tanto i voli proustiani così come quelli felliniani; un autore, Fellini, che nella sua rappresentazione circense non può non aver fatto i conti con questo film. Ophuls certo non depura le immagini ma le fa traboccare di elementi, per poi con un mascherino restringere lo sguardo su un particolare rivelatore. I colori sono scintillanti, espressi in chiave non naturalistica, con una grande raffinatezza e uno spiccato gusto pittorico. Sorprende l’audacia e la modernità della rappresentazione, con la mercificazione del desiderio inteso come elemento cardine dei rapporti umani. E la provvisorietà di questi desideri, del piacere sensuale che per sua natura non è eterno, ricorda molto il circo mass-mediatico dei nostri giorni, il “vendere l’uomo all’uomo” che è uno degli aspetti più spregevoli e purtroppo diffusi della società contemporanea. E Ophuls, che odiava la pubblicità, in un’intervista dichiarava di esser colpito “dalla crudeltà e dall’indecenza degli spettacolo fondati sullo scandalo”; evidentemente il suo sguardo andava oltre il suo tempo, prevedendo alcuni cambiamenti sociali del costume e alcuni aspetti cruciali della società d’oggi.

Lola Montès venne all’epoca accolto con particolari riserve dalla critica e dal pubblico. I produttori stessi tagliarono gran parte del girato distribuendo una copia deturpata e lontana dal volere del regista. In Italia la versione integrale non è stata praticamente mai visibile, dato che all’epoca il film venne distribuito con tagli di circa 3’. Il Dvd recupera filologicamente la versione originale, e ci offre un capolavoro che ancora oggi ci spinge a riflessioni profonde sull’uomo e sulla sua vulnerabilità.

La qualità audio-video

Considerata l’età, il film giunge in Dvd in modo impeccabile, anche per il prezioso restauro effettuato sulla pellicola; i colori sono splendidi, ricostruiti digitalmente a Los Angeles con la supervisione di Tim Burton. Anche sul suono il lavoro è stato notevole, con il recupero delle tracce da alcune copie perfettamente conservate e dalle piste magnetiche tratte dalle prime copie di distribuzione. Il risultato è ineccepibile.

Extra

Il Dvd è correlato da altri interessanti contributi: oltre al trailer in italiano c’è un video sull’intervento di restauro, dove vengono confrontate le diverse versioni del film prima e dopo il lavoro. E’ presente inoltre lo speciale “Il circo dei ricordi”, tratto dal documentario “Max Ophuls ou Le plaisir de tournee” di Michel Mitrani, uno degli episodi della serie “Cinèastes de notre temps”.


(Lola Montès); Regia: Max Ophuls; interpreti: Martine Carol, Peter Ustinov, Anton Walbrook; distribuzione DVD: RHV
formato video: 2,35:1, 16:9; audio: italiano mono, italiano 4.0, francese 3.0; sottotitoli: italiano

Extra: 1) Trailer italiano 2) "Nel circo dei ricordi" 3) "Il restauro: versioni a confronto" 4) Riproduzione della cinenovella in traccia rom.


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