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DVD - Uomini forti

Pubblicato il 7 febbraio 2007 da Edoardo Zaccagnini


DVD - Uomini forti

E chi, se non Steve della Casa, il critico espertissimo di cinema italiano, già autore di Italia ’70-il cinema a mano armata, poteva organizzare un viaggio nel tempo e nel cinema italiano, dall’andatura divertita e leggera, prezioso per critici e appassionati di film, ottimo per curiosi o spettatori per caso? Il salto all’indietro, di mezzo secolo circa, in un Italia forse ancora più lontana di quanto non faccia pensare il calendario, si chiama Uomini forti. Ed è un omaggio a quel cinema di mitologia muscolare che ebbe la sua decennale stagione Nell’Italia del secondo dopoguerra. Una cosa ci piace dei critici: quando con calma ci dicono “Attenzione, c’era anche dell’altro. Non solo i grandi film, ma un paese con degli schemi culturali, un’industria ed un artigianato del cinema che si calcolano coi numeri più che coi nomi”. Quel cinema della società, altro dal cinema degli autori, utile per capire il costume, i percorsi della gente, per testimoniare il legame tra quello che era accaduto prima e quello che sarebbe accaduto poi. Stefano Della Casa, detto Steve da tutti, appartiene a questa categoria. Marco Giusti ne è un altro valido esempio. Cosa accadde nel cinema italiano a cavallo tra il 1956 e il 1965? Tante cose: che la commedia saltata fuori dalle ceneri del neorealismo si stava trasformando in una analisi della società nostrana. Che una nuova generazione di talenti stava per dar vita al più grande decennio di cinema italiano. Che stessero per nascere i musicarelli, per accompagnare e sostenere i pezzi musicali dei cantanti di grido. E accadde che vennero prodotti 150 film catalogabili in un genere preciso, nel cosiddetto “Peplum”, o cinema Mitologico. I giovani di oggi li avranno intravisti, questi bizzarri film, in qualche dopopranzo estivo sonnolento, notando al volo la pochezza dei mezzi e la goffaggine generale di eroi e fanciulle. Ma questi ragazzi, non più giovanissimi, non avranno saputo incollare tra loro ed archiviare queste pellicole in uno spazio socio temporale definito. Il lavoro di Steve Della Casa, documentario costruito sull’immenso patrimonio cinetecario costituito dagli archivi dell’Istututo Luce, da interviste ai protagonisti e a partecipi indiretti come Carlo Verdone ed Enrico Lucherini, nonché da simpatici spezzoni di suddette pellicole, serve a incasellare il momento ed il genere in un contesto preciso, a fornircene ragioni storiche e commerciali: “Erano”, parole dell’autore,“gli anni in cui l’Italia usciva dalle macerie della guerra e aveva bisogno di sognare, di identificarsi in eroi mitici e potenti, ma dal cuore buono”. E questi film nascevano, in Italia, sulla scia del grande successo dei Kolossal hollywoodiani; costavano molto meno dei loro modelli d’oltreoceano ma avevano dalla loro registi di grande inventiva. E’ curioso leggere tra questi nomi quelli di Carlo Lizzani e Giuliano Montaldo, di Citto Maselli e di Ennio De Concini. E scoprire il cinema di allenamento che faceva incassi ed epoca, mentre preparava talenti per il futuro. Il regista si diverte a raccontarci chi erano i registi e gli interpreti “nascosti”(ci sono persino le figure di Michelangelo Antonioni e Raffaella Carrà a lavorare in questo filone) e chi erano i cosiddetti “uomini forti”: ragazzoni d’America e poi d’Italia che facevano molta palestra ed una dieta impensabile per l’italiano medio in uscita dalla guerra: miele, bistecche, frullati di fegato. Erano questi i Maciste e gli Ercole del cinema mitologico popolare, coi nomi efficaci e grotteschi di Steve Reeves e Gordon Mitchell, Gordon Scott e Reg Park. Poi vennero gli italiani Sergio Ciani e Adriano Bellini, fantasiosamente mascherati sotto gli pseudonimi di Alan Steel e Kirk Morris. Steve li intervista e gli fa rievocare con simpatia quei momenti; li associa ai commenti sarcastici dei filmati del luce e racconta con simpatia uno spezzone d’Italia lontana. Si forma un materiale di buon impatto visivo, godibile e fondamentale per chi voglia approcciare alla storia del cinema di genere italiano. Il cinema mitologico degli eroi muscolosi e classici, girato nelle campagne romane che stavano diventando periferia, dai titoli lunghi ed improbabili, si spegnerà a metà del decennio col Boom. “Per ragioni molteplici”, sottolinea ancora l’autore: “da una parte la commistione con troppi generi, si veda ad esempio Totò contro Maciste, fino ad arrivare a titoli come Sansone contro i pirati, ibrido tra il "peplum", l’avventuroso ed il western. Fu proprio l’avvento del western all’italiana, maggiormente costruito sul piano narrativo e spettacolare, a segnare il passaggio di testimone tra una cinematografia e l’altra. Il film, presentato alla festa del cinema di Roma, per ora uscirà solo in dvd.

La qualità audio-video

Il dvd è in formato dolby digital Mono 1.0. La natura digitale delle riprese non impone particolari modalità di visione. La qualità del dvd è comunque buona sia sotto l’aspetto audio che quello video. Il dvd è sottotitolato in inglese.

Extra

Assenti.


(Uomini forti); Regia: Steve della Casa; interpreti: Rosalba Neri, Carlo Verdone, Enrico Lucherini, Citto Maselli, Mimmo Palmara, Carlo Lizzani; distribuzione DVD: Mondo Home Enterteinment.
formato video: 1.33:1 (4/3); audio: dolby digital mono 1.0; sottotitoli: italiano e inglese

Extra: Assenti


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