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E’ più facile per un cammello...

Pubblicato il 10 dicembre 2003 da Mazzino Montinari


E' più facile per un cammello...

Per una strana coincidenza È più facile per un cammello..., film che ha segnato l’esordio alla regia di Valeria Bruni Tedeschi e che ha aperto il Torino Film Festival, è stato proiettato all’indomani della strage di italiani (e di irakeni) a Nassiriya. È interessante notare questo gioco del destino per un motivo fondamentale: mentre la tragica realtà di un mondo in duraturo conflitto (altro che libertà) si affermava colpendo per la prima volta il nostro Paese (ma veramente pensavamo di essere brava gente?), sugli schermi veniva proiettato un film nel quale la benestante protagonista (Valeria Bruni Tedeschi) sognava vanamente la conciliazione tra ricchi e poveri, tra borghesi e proletari. Una ricerca alleggerita da momenti comici e da fanciulleschi inserti animati. Diretta da se stessa, la Bruni Tedeschi ha mostrato il prorpio lato ironico, approdando così ad una recitazione malin-comica distante da altre sue interpretazioni votate quasi esclusivamente al dramma e al tragico.
Detto in questo modo È più facile per un cammello... potrebbe essere scambiato per un film ad ampio respiro e, invece, risulta tremendamente chiuso nelle memorie e aspirazioni della sua autrice. Una pellicola esistenziale, ossia riferita, anche se non in stretto senso autobiografico, all’esistenza della regista, che per essere realizzata ha richiesto cinque anni di preparazione e lavorazione. E in questo lustro di cose ne sono accadute senza che però nel film ve ne sia la benché minima traccia.
Tornando a quella strana coincidenza, non è per uno sterile moralismo o per un vuoto amore di realismo che imputiamo a È più facile per un cammello... la distanza dai fatti di Nassiriya, anzi più ci allontaneremo dalla stringente attualità più avremo qualche chance di capire qualcosa. Il punto è che il mondo descritto dalla Bruni Tedeschi sembra una versione cinematografica della coalizione di Centrosinistra. E mentre attendiamo il leader capace di mettere d’accordo tutti, là fuori qualcosa continua ad accadere.

Cast & Credits:

regia: Valeria Bruni Tedeschi; sceneggiatura: Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Lvovsky, Agnè De Sacy; fotografia: Jeanne Lapoirie; montaggio: Anne Weil; interpreti: Valeria Bruni Tedeschi (Federica), Chiara Mastroianni (Bianca), Jean-Hugues Anglade (Pierre), Denis Podalydès (Philippe); produzione: Paulo Branco, Gemini Films; origine: Francia 2003; durata: 110 min.


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