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Fenomeno TARANPROJECT. Evoluzione culturale danzante.

Pubblicato il 1 dicembre 2011 da Simone Isola


Fenomeno TARANPROJECT. Evoluzione culturale danzante.

Dirompente novità nel panorama della "nuova musica popolare", i Taranproject sono un vero e proprio fenomeno di massa che ha già coinvolto l‟intera Calabria e che oggi si affaccia alla ribalta nazionale con la pubblicazione del primo album. Attraverso la tarantella, considerata fino a pochi anni fa un ballo di controllo e ricatto ad esclusivo appannaggio della ’ndrangheta, i Taranproject si pongono alla guida della nuova Calabria che si riscatta riappropriandosi delle proprie tradizioni, ritornando in piazza senza remore e senza paura di metterci la faccia, ballando la tarantella con il coraggio di chi ha la voglia di cambiare davvero le cose. La risposta della gente è straordinaria: sono migliaia e migliaia le persone che ad ogni concerto riempiono le piazze dei Taranproject. La band, guidata da i due indiscussi guru della tarantella calabrese Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea, con un linguaggio semplice eppure raffinato, è riuscita a costruire una "formula estremamente credibile attorno alla tarantella calabrese", ottenendo un successo a dir poco clamoroso con centinaia di concerti tra i quali spiccano le trionfali partecipazioni a grandi appuntamenti quali il Kaulonia Tarantella Festival, la Notte della Taranta di Melpignano, il Roma Tarantella Festival, il Toronto Taranta Fest e tanti altri. Sette musicisti di talento e una serie vincente di canzoni - tratte in parte dal repertorio popolare - sono la riuscita ricetta dei TaranProject che con l’elegante album Hjuri di hjumari raccolgono brani di pregevole fattura arrangiati con eccezionale maestria dalla band. Un articolato meltin-pot musicale che mescola ritmi e strumenti tipici della tradizione calabrese a sonorità più moderne e sperimentali. Epigoni di un passato favoloso e testimonianze di un presente vivo e in espansione, sono elementi in grado di proiettare i Taranproject e la tarantella calabrese nell’alveo della musica etnica europea contemporanea senza tradirne le origini. Il coraggioso progetto dei TaranProject si racconta fin dal logo della band che è anche l‟immagine scelta per la copertina del disco d’esordio: un uomo porta sulle spalle un albero che ha appena sradicato dal terreno. Con quell’albero i Taranproject trasportano la cultura popolare calabrese e le sue radici più profonde, riuscendo a rappresentarne, in modo ineccepibile, la parte sana, la parte vitale e propulsiva. Ma quell’albero ha anche in se un lato oscuro e controverso, una "malapianta" da estirpare dal terreno, da ripudiare e combattere per far emergere la faccia pulita dell’Italia meridionale e del suo popolo. Mimmo Cavallaro è riuscito a rappresentare tutto ciò in modo estremamente credibile, diventando l’unico grande portavoce della tarantella calabrese e della nuova aria che tira nella Locride, in Calabria ed in tutto il Sud dell’Italia. Il successo di Mimmo Cavallaro lancia un messaggio forte e chiaro alla parte malata della terra di Calabria, ed ogni sera migliaia di persone, come in un rito ancestrale, raggiungono le piazze in cui si esibiscono i Taranproject, e nonni, padri e figli, tutti assieme in una catarsi generazionale, si ritrovano a ballare al ritmo della loro e della nostra tradizione e riscoprono la dignità di un popolo intero e della sua storia.


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