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Ferriera [fumetto]

Pubblicato il 7 maggio 2014 da Antonio Napolitano


Ferriera [fumetto]

Ricordo il suo odore come un misto di sudore, stanchezza, vino, Nazionali senza filtro, metallo arroventato e fumo oleoso”.
Una vita all’ombra della grande fabbrica. Una figlia racconta il padre operaio: la memoria privata e familiare, commossa, delicata e poetica, si fa storia collettiva del lavoro. E diventa uno straordinario ritratto dell’Italia.

Ferriera, recentissima pubblicazione della Coconino Press (casa editrice di fumetti alleata della Fandango), è l’esordio nel mondo del graphic novel di Pia Valentinis, illustratrice di libri per infanzia con importanti case editrici (Mondadori, Einaudi, Rizzoli…) e vincitrice del Premio Andersen nel 2012.

Che illustrare non sia la stessa cosa di realizzare un graphic novel sembrerebbe una cosa alquanto ovvia e scontata, ma non è detto che lo sia. L’illustratore deve avere il dono della sintesi. In una sola tavola deve racchiudere un mondo e saperlo comunicare bene. L’autore del graphic novel deve invece seminare indizi lungo tutto il suo percorso e deve essere bravo poi a comporli una volta tirate su le reti del racconto. L’illustratore guarda alla pittura, il graphic noveler al cinema. L’illustratore ferma il tempo. L’autore del graphic novel lo fa scorrere via. Queste, come altre differenze, fanno sì che questo transito tra i due mondi non sia appunto così scontato, ma anzi potrebbe essere una trappola. Pia Valentinis, quando ha accolto la proposta di Igort (importante autore italiano e direttore artistico della Coconino) di lanciarsi nel mondo del fumetto raccontando una storia intera, era consapevole delle difficoltà a cui andava incontro. Che Pia venga dall’illustrazione lo si capisce già solo sfogliando il novel, è sufficiente notare l’accumulo di dettagli grafici in ogni singola pagina, immortalata come un frame a sé stante nel suo tocco espressionista, mentre la narrazione prosegue per sottrazione, procedendo in un percorso di una mostra tematica. Ma proprio questa narrazione, con un andare singhiozzante che rende la lettura complessa e non semplice, si sposa in maniera efficace con il tema che viene affrontato, un tema allo stesso tempo tenero e duro che non fa sconti e che esce dai ricordi e dall’anima dell’autrice ed entra nel vivo corpo di un Paese unificato e lacerato e che dimentica costantemente.

Ferriera racconta infatti dell’infanzia di Pia a Udine con la sua famiglia operaia, e soprattutto racconta di suo padre Mario, orfano e capofamiglia a 14 anni, emigrato in Australia per guadagnarsi da vivere come bracciante agricolo e tornato in Italia per lavorare in fonderia. La storia attraversa tutto il Paese con un flashback anche sul periodo fascista vissuto dai nonni dell’autrice, che non censura storie tragiche di elettroshock, fame, incidenti e morti bianche ma racconta anche di sogni e di speranze. Elementi che emergono nel racconto proprio attraverso quei piccoli e intensi dettagli grafici che valgono più di tanti racconti: “una copertina della Domenica del Corriere, una partita a carte, una gita a Venezia per la festa del Redentore, il viaggio per nave e i duri anni da migrante in Australia, l’incontro con la futura moglie in un bar, la tv che trasmette Lascia o raddoppia, lo stipendio da 100mila lire, la visita del vescovo in fabbrica, il manifesto di Berlinguer”.

Un racconto che, tra la rabbia e le manifestazioni operaie, le attese e le illusioni di una famiglia italiana comune, prende una forma astratta come gli echi delle sagome picassiane che si intravedono sparse nella narrazione e si sintetizzano in maniera perfetta con il tratto vignettistico tipico del Corriere dei Piccoli o da Settimana Enigmistica. Pia Valentinis rilegge il pointillisme pittorico attraverso una trama a maglie strette (“omaggio al lavoro di uncinetto di sua madre”), in una rappresentazione grafica non omogenea e che riprende differenti stili e ispirazioni. In alcune tavole il tratto è deciso e il disegno si stacca fortemente dal fondo bianco. In altre avviene il contrario, come se il bianco desse forma agli oggetti che emergono invece dal fondo nero. Attraverso la rappresentazione intimista e familiare di una favola italiana e universale, Ferriera è un graphic novel che apre uno squarcio attuale con una storia antica che racconta di un’Italia che non esiste più, ma il cui sacrificio e illusione ritornano costantemente seppur in altri contesti e sotto abiti nuovi e che richiedono la stessa speranza e illusione.


Autore: Pia Valentinis
Titolo: Ferriera
Collana: Coconino Cult
Editore: Coconino Press
Dati: 120 pp, brossurato
Anno: 2014
Prezzo: 15,50 €
Isbn: 9788876182570
webinfo: Scheda libro sul sito Coconino


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